E’ il momento delle donne? Io penso proprio di sì. In Birmania San Suu Kyi, è la

Le italiane amano la democrazia. Lo hanno dimostrato in tutte le occasioni importanti della storia repubblicana. Amano forse meno la politica e lo si può capire. C’è una diffidenza comprensibile, frutto anche di una lunga esclusione. Molti dei mali che rendono oggi indigesta la politica – l’eccesso di personalizzazione e di retorica, la debole attenzione al bene comune e all’interesse generale, la distanza con la normalità del vissuto quotidiano – dipendono in gran parte dal monopolio esercitato dagli uomini nei luoghi di esercizio del potere.
Penso al Pd come una grande e storica opportunità per riconciliare le donne italiane alla politica e riscattare una lunga esclusione. Anche per questo mi sono candidata. E la risposta che ho avuto in questa intesa campagna elettorale conferma che possiamo fare la differenza tra la buona e la cattiva politica. Per costruire il partito nuovo, c’è bisogno del coraggio, delle competenze, della creatività, dell’amore per la vita e il mondo che esprimono ogni giorno le donne. Nella mia lista ci siamo già mescolate, in modo democratico, e insieme a donne famose e dirigenti politiche ci sono giovani laureande, madri di famiglia e artigiane, impiegate e immigrate. E tutte siamo contente della compagnia. Contente di lavorare insieme per un Partito Democratico, davvero.
di Rosy Bindi
4 Ottobre 2007
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