sabato 25 settembre 2010

QUI UMBRIA: 3500 DONNE RICATTATE SESSULAMENTE PER LAVORARE, IL 42% MOLESTATE


In Umbria il 42 per cento delle donne avrebbe subito in tre anni molestie di varianatura sul posto di lavoro e fuori, ben 3 mila e 500 casi registrati dall’Istat. L’1,8 per cento sono state ricattate per essere assunte, stessa percentuale per mantenere il posto; il 35 per cento sono impiegate, seguono, al 18,9 per cento le professioni qualificate. In Italia quasi 10 milioni e mezzo di donne italiane tra i 14 e i 65 anni hanno subito almeno una volta nella loro vita una molestia sessuale o un ricatto sul lavoro a sfondo sessuale. Nella rete della violenza è caduta una donna su due (51,8%), mentre l’8,5% (un milione e 224 mila donne) è stata molestata o ricattata in ufficio, ambiente considerato «infernale» per 2 milioni e 633 mila lavoratori. Lo rivela l’Istat in due indagini: una sulle molestie sessuali e i ricatti sessuali sul lavoro, l’altra sul disagio nelle relazioni lavorative nel biennio 2008-2009. I dati sono stati diffusi sono frutto di una convenzione con il ministero delle Pari Opportunità. Le donne più a rischio sono quelle che vivono nelle grandi città o nei comuni periferici. Valori sopra alla media si rilevano per le donne del nord-ovest (57,2%) e del nord-est (54,3%). Negli ultimi tre anni, in particolare, sono state 3 milioni 864 mila le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia o un ricatto sessuale. Le ragazze di 14-24 anni (38,6%) hanno il doppio delle probabilità di subire una molestia; seguono le 25-34enni (29,5%). Il fenomeno risulta più diffuso al Sud (21% contro il 19,9% del Nord-ovest e il 17,7% del Nord-est).

Tra le molestie subite più diffuse ci sono quelle verbali, i pedinamenti, l’esibizionismo e la molestia fisica. Negli ultimi 10 anni il numero delle telefonate oscene è crollato: il tasso di vittimizzazione era del 33,4% nel biennio 1997-1998 e ha raggiunto il 17,9% nel 2008-2009. Secondo Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istituto, questo tracollo ha a che vedere con i «cambiamenti nel panorama della telefonia, che funzionano da deterrente». Nell’arco della propria vita il 28,8% delle donne ha subito una molestia fisica su un mezzo di trasporto pubblico o in stazione, l’11,7% in discoteca, pub, ristorante, bar o cinema. L’autore nel 59,4% era un estraneo, e di fronte ad un ricatto sessuale, l’81,7% delle donne non ne parla con nessuno. In calo rispetto a dieci anni fa anche le molestie sessuali: dal 24% del 1997-1998 al 19,7% del 2008-2009. Una tendenza già evidenziata nel 2002 quando si registrò il 19,7% di vittime. In questo caso, per Sabbadini, la spiegazione ha a che vedere con gli effetti positivi prodotti dalla legge sulla violenza sessuale ed anche per una maggiore consapevolezza del fenomeno fra le donne e di cui parlano diffusamente anche i media. «Tutto ciò – precisa – contribuisce a costruire un clima di condanna e stigmatizzazione sociale della violenza contro le donne e favorisce l’inibizione di manifestazioni violente contro di loro». A parere di Simonetta Matone, capo di gabinetto del ministero per le Pari Opportunità, questi «dati in positivo» sono dovuti anche «alla maggior consapevolezza del diritto all’integrità fisica del corpo da parte delle donne. Ma anche gli uomini sono cambiati. Se cala il numero delle telefonate oscene è anche perché c’è una maggior comunicazione sessuale tra uomo e donna. Un grande aiuto lo ha dato la legge sullo stalking; inoltre le donne oggi sentono più vicine le istituzioni».
Fonte: www.ternimagazine.it - ISTAT

martedì 7 settembre 2010

INVITO AD ADERIRE ALL'APPELLO DE L'UNITA' - ELEZIONI POLITICHE - PRIMARIE IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI

IN SOCCORSO ALLE "PRIMARIE" L'UNITA' ! ( LA QUESTIONE E' SERIA PER DAVVERO!) ASPETTO DA TEMPO QUESTO DOCUMENTO, IL REGOLAMENTO DELLE PRIMARIE PER I PARLAMENTARI.... SICURAMENTE CON LA MOBILITAZIONE DELL'UNITA' VERRA' REDATTO SUBITO ! CHI VIVRA' VEDRA' ! POPOLO DELLE PRIMARIE, POPOLO DEMOCRATICO, ADERITE E FATE ADERIRE ...

IN RICORDO DEL 14 OTTOBRE 2007: PRIMARIE COSTITUENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO










Abbiamo lanciato la proposta delle primarie nei collegi. Scegliamo noi, scegliete voi chi volete in Parlamento. Non lasciate che siano i partiti a imporre i candidati. E' poco? No, è moltissimo. Provate a pensare a quello che succederebbe: sareste davvero alla guida. Il resto - il programma, le scelte concrete, quelle tattiche e strategiche - non potrebbero più prescindere dalla voce di quelli che voi stessi avete indicato. Sarà... questa da oggi la nostra campagna. L'appello che trovate in prima pagina non porta firme illustri, niente premi Nobel né cantanti, per una volta. Niente sponsor politici di questa o quell'area. I firmatari dell'appello siete voi.

Per aderire basta scrivercelo in questa bacheca oppure inviare una mail a unisciti@unita.it o scrivere tra i commenti su l'Unità on line.

Concita De Gregorio

PER SOTTOSCRIVERE ON LINE:http://www.unita.it/adesioni_primarie/

IL TESTO DELL'APPELLO:

Primarie in tutte le circoscrizioni

Potrebbe aprirsi prestissimo una partita decisiva per la difesa della democrazia e della Costituzione. E tanti, troppi, in questi ultimi anni si sono allontanati dall'impegno politico e anche dal voto. Tanti - lo dicono le nude cifre - anche di quelli che solo pochi anni fa aderirono al progetto del Partito democratico. Pensiamo che la credibilità delle proposte che il Pd avanzerà per uscire dalla crisi sarà proporzionale alla capacità del partito di restituire agli elettori il potere di scegliere e di decidere. La legge elettorale in vigore nega questa possibilità.

Ma il Pd può darsi delle regole che consentano ai suoi elettori di recuperarla. Per questo chiediamo che la scelta dei candidati alla Camera dei deputati - in ogni caso, ma a maggior ragione se si dovesse andare a votare con la legge esistente - venga affidata ad elezioni primarie nelle circoscrizioni. Chiediamo alla dirigenza del Pd di assumere da subito un preciso impegno in questo senso e di definire in tempi rapidi il regolamento attuativo.

PRIMARIE DEL PD - PRESIDENTE REGIONE UMBRIA 2010
CATIUSCIA MARINI(VINCITRICE)/GIANPIERO BOCCI

" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi