mercoledì 12 febbraio 2014

LETTERA ALLA CITTA' DI ORVIETO ED AL MIO PD


Orvieto lì, 12 febbraio 2014

Preferisco scrivere una lettera,  invece che un asettico comunicato stampa da professionista della politica, non lo sono e non è nel mio stile. Ho sempre cercato la “familiarità” nel comunicare con il lettore, perché è ciò che desidero da lettrice, perché mi sento un’ “uguale” di una collettività e non una “diversa” della collettività, come ahimè in tanti mi considerano per la passione che nutro e l’impegno che dedico per la politica.
Scrivo per comunicarvi che ritiro la mia candidatura alle primarie aperte a tutti gli iscritti ed ai simpatizzanti  del PD per la scelta del candidato Sindaco di Orvieto. Pensate che abbia perso qualche rotella? O sia “fumata” come qualcuno mi ha detto ? No.

Il giorno prima della scadenza della presentazione dei candidati, preso atto che a distanza di poche ore dal termine, ancora non esisteva un/una concreto/a contendente alla candidatura di Germani Giuseppe, ho temuto che al popolo delle primarie venisse meno il diritto alla democrazia, pilastro fondante del Partito Democratico per il quale ho speso buona parte della mia vita e che difendo e difenderò sempre, mettendoci la faccia, ho pensato che la storia si potesse ripetere e che qualche nome imposto potesse “cadere dall’alto” sulla testa degli orvietani e quindi, ne scaturiva la decisione di candidarmi. L’autonomia decisionale del nostro territorio la dobbiamo difendere sia a destra che a sinistra, è stata in passato la nostra forza, l’attuale maggioranza del Pd ha vinto il congresso con una mozione basata su questo concetto.

Alle 11,15 di sabato 8 febbraio, ora della mia presentazione a candidata sindaca, 45 minuti prima della scadenza di presentazione, erano presenti solo due nomi, quello di Giuseppe e poi il mio, corredato delle firme dei soli tesserati, non appartenenti agli organismi od alla classe dirigente.

Devo ammettere che il Pd di Orvieto ha agevolato il percorso delle primarie, approvando in tempo utile il regolamento, pensate che al Provinciale del Pd è stato approvato soltanto ieri, ha delle regole bulgare per i comuni sotto i 5.000 abitanti ! Hanno reso di fatto impossibili le primarie nei piccoli centri ! Si, il segretario, si è troppo prolungato nella ricerca affannosa del “profilo alto” o di “spessore”, fino al punto di domandarmi  ancora  cosa stava cercando e cosa stavano a significare queste tre parole, forse: Vip? Big? Scienziato? Con QI alto ? Un attore ? Ne abbiamo tante di persone valide e preparate nel centro sinistra di Orvieto a prescindere dalla loro estrazione sociale, dalla loro professione e dichiarazione dei redditi. 

Però, in una società costruita sull’immagine, è comprensibile che un segretario di partito per poter riconquistare un Comune , cerchi veramente qualcuno di speciale che possa attrarre più consenso possibile, il punto è: che è il Comune che non è attraente !. Quante donne abbia contattato nella sua ricerca non è dato sapere, gliel’ho chiesto durante un assemblea comunale, non ho avuto risposta. Si, occorre ammettere che per la rappresentanza del genere femminile, non è stato fatto molto, fortunatamente quest’anno si voterà per legge con la doppia preferenza ( femmina/maschio) e le regole del PD sulla pari rappresentanza di genere diverranno, per la candidatura dei consiglieri, mi auguro, un “apostrofo rosa” (citazione amata dagl’uomini).

Che bella esperienza ! Per quattro giorni candidata Sindaca al Comune di Orvieto ! L’ultima candidatura poco più di un anno fa, alle primarie parlamentarie del PD, fatta sempre per difendere l’autonomia del nostro territorio con il sostegno dato a Carlo Emanuele Trappolino e poi, la candidatura “forzata” alla camera dei deputati sulla lista del PD, scattai, perché uno non accettò di stare all’ultimo posto della lista. Che classe ! Che rispetto per i propri elettori ! Comportamento molto etico ! E’ con questa mia esclamazione che si comprende il senso, l’essenza delle primarie.

I candidati alle primarie sono degli individui, che si mostrano, si scoprono, all’elettorato e che cercano con le proprie qualità come la competenza, la professionalità, la comunicazione e non per ultimo la propria personalità e moralità, di conquistare il consenso. L’elettore con questo sistema esercita un potere che esula dal contesto “partito”, è libero di scegliere democraticamente il proprio rappresentante politico. L’obbligo del candidato è di far suo il programma politico del partito, per il resto sta a lui ideare il profilo della propria campagna elettorale, come ad esempio approfondendo di più alcuni argomenti e ideando soluzioni alternative. Importante è che le linee guida del partito non vengano stravolte.

Il partito deve soltanto organizzare la promozione delle primarie, garantendo le pari opportunità ai candidati, come è stato fatto il giorno della presentazione delle candidature, un bel comunicato stampa con tutti i nomi e mini-CV per ogni candidato. Sinceramente io non avrei scritto i nomi dei dirigenti firmatari a sostegno delle candidature, in quanto si suppone che abbiano un ruolo di garanzia del processo democratico in corso ed avrei dedicato qualche riga in più e lo stesso spazio ai CV dei candidati. Nulla osta che i dirigenti possano appoggiare uno o l’altro candidato.

E adesso che le primarie sono salve e che la democrazia partecipativa è stata rispettata, dopo tre giorni di fuoco incrociato politico, sessista e discriminatorio, chi sosterrò ?

Sosterrò il candidato che farà sue le seguenti proposte che diverranno parte saliente del suo programma di governo:
1. Sarà garantita la pari rappresentanza di genere nell’esecutivo dell’amministrazione comunale ed in tutte le commissioni consiliari e l’alternanza di genere nelle cariche riconducibili ad un unico individuo.
2. Verrà costituita la Commissione delle Pari Opportunità’ estesa a tutto l’ambito sociale.
3. Istituzione di un capitolo di spesa aperto anche alle devoluzioni di soggetti privati, destinato al sostentamento minimo alle donne che hanno subito violenza ed al mantenimento del centro di ascolto. 
4. Adozione delle nuove pratiche partecipative rivolte alla cittadinanza, quale l’adozione del bilancio partecipativo e la costituzione delle consulte cittadine a tema.
5. Misura anti-crisi – con una nuova riformulazione dell’imposte comunali, in base ad un principio di ridistribuzione della ricchezza, quali ad esempio: IMU più equa e solidale, la ex Tares calcolata sui reali consumi e la reale produzione dei rifiuti. 
6. Rinominare il capitolo “Entrate Dai Contribuenti” “ in “Entrate Proprie”, tramite la valorizzazione delle eccellenze del territorio, mettendo a sistema per primo il patrimonio immobiliare convertendolo in incentivo a tempo determinato destinato all’ imprese che vorranno investire ad Orvieto e che garantiranno dei livelli minimi occupazionali.
7. Turismo - La costituzione di un “marchio Orvieto” (brand) regolamentato,  in sinergia con le autorità ecclesiastiche, le imprese agricole, artigianali e della recettività, gli enti formativi.
8. Garantire gli ultimi presidi dello Stato presenti nella città e le sue frazioni, per prima la Pubblica Istruzione ed a seguire le Forze Armate e gli uffici pubblici. Incentivare La Pubblica Amministrazione a dislocare sedi ed archivi presso le proprietà immobiliari comunali.
9. Riqualificazione della Zona Industriale di Bardano attraverso l’arredo urbano e la riconversione di parte dell’area in zona commerciale, ricettiva e per attività sportive e di animazione ( secondo polo sportivo ).
10. Rilancio del progetto casello Orvieto Nord.

Rimango in attesa di una risposta rispetto alle proposte elencate. Proposte non risolutive, ma che contribuiscono ad un cambiamento radicale della visione di governance praticata fin oggi. Le vado predicando da anni, non hanno mai avuto l’opportunità di essere valutate e ne tanto meno realizzate, noi in Comune  siamo la minoranza, non decidiamo. 

Sono più che mai soddisfatta di appartenere a questo PD, che consente democraticamente ad ogni singolo di esprimere le proprie idee e di scegliere liberamente, di far emergere anche la propria individualità in un contesto collettivo. Ai tre candidati auguro una buona campagna elettorale, il clima è sereno ! Andate avanti ! E che il migliore riprenda il Comune.

Un’ appello lo rivolgo a tutto il mondo del centro sinistra orvietano. Auspico che non si debbano ripercorrere strade già sperimentate, ci hanno portato all’allontanamento ed alla perdita del nostro Comune. Chi non vuole bene al centro sinistra ed alla Città di Orvieto tenterà di frammentarci con ogni mezzo a disposizione. Non lo dobbiamo permettere! Per il bene della Città! Non possiamo assumerci noi, la responsabilità dell’azione distruttiva nei riguardi del Comune di Orvieto fatta da Concina ed i suoi !

A coloro che invece  non hanno in simpatia il PD ed amano infangare le attività di partito ed i percorsi democratici intrapresi per la selezione del candidato Sindaco, dico: noi non siamo auto-lesionisti, ne rissosi, siamo Democratici ! 

Un pensiero particolare va a tutte le iscritte e gli iscritti del PD che hanno firmato un po’ increduli la mia candidatura a Sindaca di Orvieto: grazie, grazie di cuore !

Buone primarie a tutti ! 23 febbraio 2014, Partecipate e fate partecipare !

Silvia Fringuello

" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi