mercoledì 17 dicembre 2014

QUI, POSTAZIONE "OPPOSIZIONE"- NIENTE LACCI E LACCIUOLI,TANTO PER CHIARIRE

Io sono una dei famosi/e 15 ,detta anche: carbonara (al femminile), vecchia, navigata, straniera, brigantessa, zitella, puttana ecc ecc e quindi da oggi, anche "perdente" che, come in molti auspicano, non si asservirà mai al vincitore ! Perché viva Dio, sono una donna libera ! Ho perso e vinto nella vita tantissime volte e, nel primo caso non mi sono mai messa al servizio di nessuno e nel secondo caso, non ho mai preteso di avere dei servitori perché, a differenza di molti, provo a rispettare le persone ed il loro pensiero. Ciò significa anche, che il vincitore deve adoperarsi ad avere sempre più maggior consenso per rimanere tale e non il contrario, ed il perdente, per far convergere verso di lui il vincitore e trovare una mediazione, deve mantenere le proprie posizioni. In democrazia sta roba si chiama " Maggioranza ed Opposizione" ed io mi definisco un' "oppositrice". Nel caso specifico il segretario Scopetti in un anno appena è riuscito a dimezzare il suo consenso ( congresso unitario 2013) ed addirittura a far assumere ai suoi "fidi" sostenitori quasi tutti (congresso 2012) il ruolo di opposizione., compresa la sottoscritta. La maggior parte delle accuse che ci vengono mosse fanno riferimento alla nostra perdita di "posizioni" , "poltrone" e così via, dimenticando che dei 24 che ieri sera sono stati contrari al documento del segretario la maggior parte non ha mai investito cariche istituzionali e chi l'ha ricoperte lo ha fatto circa 7/10 anni fa e credo che non ne sentano ne il bisogno e ne la mancanza, possono tuttavia,( almeno questo) avere la volontà di spendersi per la loro città. 

Allora la domanda dovrebbe sorgere spontanea ! Come mai coloro che hanno dato fiducia fin dall'inizio a Scopetti “segretario”, a Scopetti = Cambiamento, a Scopetti l'”innovatore” che ci hanno messo la faccia creandosi intorno non pochi nemici, oggi non gli credono più ? Perché non hanno avuto la “poltrona”? La mia risposta è no, anzi a dire il vero, nel mio caso, è stato l'unico segretario che intendeva valorizzare il mio “profilo” (così lui lo chiamava e così mi disse) è stato proprio Scopetti, non mi era mai successo ! E sicuramente non succederà mai più ! Quindi se avessi voluto uno “strapuntino”, “una poltroncina” forse, me li avrebbe “concessi”. La risposta esaustiva alla domanda è nel documento programmatico “Insieme per un cambiamento progressivo” e nel documento presentato dai famosi 15 al precedente coordinamento, in sintesi dichiaro, che l'attuale gestione politica del partito è: inadeguata, poco democratica, esclusiva ed in competizione con il Sindaco insomma, devo dare ragione a chi in occasione del congresso 2012 mi avvisò dicendomi: “ guardate state attenti, che il partito non si può trasformare in un' associazione !” Beh ! Si è verificato di più ! Ieri sera, mi è stato chiesto di approvare un documento di ri-organizzazione del PD che oltre ad essere contraddittorio con lo Statuto Nazionale e Regionale, è fondato su di una concezione di gestione aziendale ed in allegato c'é anche un flow chart che si riferisce ad un' organizzazione aziendale, con ivi compreso il nucleo di valutazione !

A seguito di questa votazione occorre prendere atto che il PD di Orvieto sulla visione e gestione del partito è spaccato come una mela, il segretario deciderà come gestire questo risultato. A differenza di tanti, non sono preoccupata, anche nel recente passato abbiamo dimostrato che nel momento opportuno, l'unità d'intenti viene raggiunta, il nostro partito è democratico, si chiama PD, e grazie alle regole già esistenti, del suo Statuto, è un luogo dove è ancora possibile dibattere ed esprimersi liberamente. Lo sapevate che.....nel giro di 10 minuti possiamo votare lo stesso documento 3 volte, 2 con alzata di mano e 1 per dichiarazione di voto ?


Hasta Luego Amigos


Riporto una parte del mio intervento al coordinamento comunale del 15.12.14

........Sono convinta che insieme potremmo realizzare un cambiamento progressivo per la nostra città ma solo se:

abbiamo un'idea di partito fondato sul modello della democrazia partecipativa e non su di un flow chart che descrive un organizzazione aziendale con ivi compreso il nucleo di valutazione.

Solo con la partecipazione attiva ed il contributo fattivo dei cittadini noi possiamo uscire dalla crisi migliorare le nostre condizioni,sia in termini di qualità della vita che economici.

Zigmunt Bauman sostiene che oggi, in una società fondata sul consumismo esasperato, è povero anche colui che non è omologato ai suoi simili in termini di consumi, quindi, a differenza del passato la povertà non è più sinonimo di fame, ma è il disagio sociale che vive e percepisce il singolo individuo. Per combattere questo stato, questa solitudine, l'unico strumento a disposizione è l'inclusione del singolo in un processo decisionale collettivo e farlo cooperare ad un progetto di crescita, coinvolgerlo in un cambiamento progressivo,.

Insieme si può, questo dovrà essere da ora in avanti il nostro motto, il motto del PD di Orvieto.

Da questa conferenza ho grandi aspettative, m'immagino fin da subito, da domani, che il mio PD, I suoi dirigenti attivino subito una grande mobilitazione, di tutti gli iscritti, I simpatizzanti, gl'amministratori, I corpi intermedi ed I singoli cittadini (lo vogliamo chiamare un richiamo alle armi?) per decidere insieme sulle sorti del nostro futuro, per progettare e cantierare ogni iniziativa percorribile atta al miglioramento della drammatica situazione economica/sociale in cui versa il nostro territorio.

Per dare inizio a questo processo occorre un solo ingrediente, l'amore per se stessi e per il prossimo, l'ostacolo economico non è una motivazione valida per far naufragare l'idea, il progetto. Il Pd con la forza del volontariato, come lo è per la maggior parte delle associazioni nazionali, può dar vita ai cambiamenti progressivi, il partito riconquistando la fiducia e la credibilità dei suoi iscritti e simpatizzanti con azioni concrete e tangibili, riuscirà anche a far migliorare la sua condizione economica-finanziaria, ne sono sicura.

Ma se invece, di questa conferenza, ne rimanesse soltanto l'ennesimo elenco scritto di buoni propositi e di appelli gridati, avremmo di nuovo tradito le aspettative di tanti iscritti e simpatizzanti che ancora ci seguono, che ancora nutrono in noi la speranza.

La politica la fanno le persone, gli uomini e le donne. I fatti di cronaca degl'ultimi giorni non giovano affatto alla salute del nostro partito e nemmeno a chi vi appartiene, io provo disagio, prima Milano, poi Venezia ed infine Roma, la questione morale è un nostro problema che dobbiamo a tutti  i costi risolvere. Come? Dimostrando alla collettività il buon esempio nella vita pubblica e privata, a partire dal rispetto delle nostre regole interne, dal nostro statuto e quindi cari tutti, è ora di farla finita di ricorrere a doppi e tripli salti mortali, ad artifizi vari sulle regole atti al raggiungimento dei propri obiettivi personali ed a difesa delle proprie postazioni ! Anche dal rispetto delle regole, si misura l'integrità morale del singolo individuo !.........

martedì 22 luglio 2014

Lettera alle Democratiche della Conferenza delle Donne dell’Umbria - Direzione 17/07/2014



Care Democratiche, purtroppo oggi non potrò essere presente, impegni di lavoro mi obbligano a rimanere nella mia città, Orvieto. 
Chi mi conosce sa quanto mi sta a cuore il tema della democrazia paritaria e quindi non posso fare a meno di contribuire alla discussione che terrete oggi, prima in Conferenza e successivamente in Direzione, attraverso una mia lettera che auspico possa sollecitare la vostra riflessione e coinvolgermi un po’ nella partecipazione della nostra sintesi politica.

Circa cinque anni fa, in piena solitudine politica con un unico riferimento istituzionale regionale, Mara Gilioni, attraverso l’associazione Emily in Italia in Umbria, mi avventurai insieme ad un gruppo di giovani universitarie ed una funzionaria della Regione Umbria e fummo capaci a presentare alla Commissione Affari Istituzionali della Regione Umbria, una proposta di legge elettorale regionale che prevedeva la doppia preferenza uomo/donna studiata su tre modelli diversi di sistemi elettorali.
Il risultato lo conoscete, l’attuale legge elettorale regionale, che ha prodotto come effetto un'unica consigliera regionale eletta nelle due liste provinciali del PD, del listino nemmeno ne voglio parlare.
I nostri uomini democratici all’epoca, dopo l’ elezioni, risposero alle mie proteste, con un’affermazione : “ Avete il Presidente femmina ! Avete tutto”

Questo è a tutt’oggi lo scenario politico/maschilista sul quale dobbiamo muoverci per elaborare la nostra proposta politica, per perorarla e per poi riuscire a farsela approvare, ho avuto conferma poche sera fa all’assemblea del provinciale di Terni, alcuni democratici sono arrivati addirittura a mettere sul piatto del “ricatto politico” la questione di genere. Attualmente a differenza d’allora, nell’era dell’ “accentramento istituzionale”, si è aggiunta una variabile, la modifica del numero dei collegi, problema politico assai spinoso, che di fatto ha distolto l’attenzione dal tema della democrazia paritaria, non è più considerato una priorità per una nuova legge elettorale che dovrebbe ottemperare le direttive emanate dall’ UE.

Non resta quindi, che intraprendere una linea politica che possa conciliare le varie legittime richieste avanzate: dai partiti, dai territori, dagli uomini e dalle donne. Senza una condivisione a larghissima maggioranza la legge elettorale non verrà approvata.

Personalmente credo sia indispensabile che una nuova legge elettorale rispetti i principi sacrosanti della democrazia ed adotti le direttive europee che riguardano l’accesso alle pari opportunità, alle quali l’Italia resiste da oltre 10 anni e perciò di seguito, non proporrò un ordine di priorità ma, le priorità, per una buona e nuova legge elettorale regionale in linea con le decisioni assunte nella Conferenza regionale delle Donne del 15 aprile 2013 ove si stabiliva : doppia preferenza di genere, abolizione del listino.

Criteri prioritari e fondamentali per una nuova legge elettorale adeguata ai nostri tempi, che rispetti i principi fondanti della nostra Costituzione e le direttive europee :

-          democrazia
-         democrazia paritaria

Per ottemperare ai sopra elencati criteri occorre una legge che:

- possa consentire all'elettore di scegliere il/la proprio/a eletto/a attraverso la preferenza, che rappresenti il proprio territorio e solo con l’individuazione di più collegi si possono garantire quei territori con un minor numero di elettori perciò, abolizione del listino, no ai sistemi elettorali a liste chiuse, no al collegio unico, ci basta e ci avanza quello previsto per l’elezioni politiche ;

- è indispensabile prevedere la doppia preferenza di genere come già è stata adottata dalla  legge nazionale L.215, per rendere giustizia e dare cittadinanza alle donne, per consentire anche alle donne di contribuire, con la loro visione di genere, alla gestione del bene pubblico, abbiamo le prove, quest’ azione positiva incrementa la presenza delle donne nelle istituzioni e non ci vengano a dire che per essere elette comunque dobbiamo avere a monte un nostro personale consenso, lo sappiamo, queste affermazioni hanno un nome, si chiamano violenze psicologiche, gli uomini avessero almeno il coraggio di dirci la verità ovvero, una donna in più al potere equivale ad un uomo in meno al potere .


Vorrei continuare a scrivere, ma rischio di annoiarvi con argomenti che ben conoscete. Mi auguro che oggi la Conferenza delle Donne Umbra possa sintetizzare la propria proposta politica senza alcun condizionamento di genere maschio, libera di esprimersi a favore del nostro genere femminile e della nostra democrazia. 
Sarà difficile, lo so, ma vale la difesa dei nostri diritti, della nostra dignità e giustificherà l’esistenza di questa conferenza.
Buon lavoro e in bocca al lupo.

Orvieto lì 17 luglio 2014
                                                                                                    

                                                                                                                  Silvia Fringuello

mercoledì 12 febbraio 2014

LETTERA ALLA CITTA' DI ORVIETO ED AL MIO PD


Orvieto lì, 12 febbraio 2014

Preferisco scrivere una lettera,  invece che un asettico comunicato stampa da professionista della politica, non lo sono e non è nel mio stile. Ho sempre cercato la “familiarità” nel comunicare con il lettore, perché è ciò che desidero da lettrice, perché mi sento un’ “uguale” di una collettività e non una “diversa” della collettività, come ahimè in tanti mi considerano per la passione che nutro e l’impegno che dedico per la politica.
Scrivo per comunicarvi che ritiro la mia candidatura alle primarie aperte a tutti gli iscritti ed ai simpatizzanti  del PD per la scelta del candidato Sindaco di Orvieto. Pensate che abbia perso qualche rotella? O sia “fumata” come qualcuno mi ha detto ? No.

Il giorno prima della scadenza della presentazione dei candidati, preso atto che a distanza di poche ore dal termine, ancora non esisteva un/una concreto/a contendente alla candidatura di Germani Giuseppe, ho temuto che al popolo delle primarie venisse meno il diritto alla democrazia, pilastro fondante del Partito Democratico per il quale ho speso buona parte della mia vita e che difendo e difenderò sempre, mettendoci la faccia, ho pensato che la storia si potesse ripetere e che qualche nome imposto potesse “cadere dall’alto” sulla testa degli orvietani e quindi, ne scaturiva la decisione di candidarmi. L’autonomia decisionale del nostro territorio la dobbiamo difendere sia a destra che a sinistra, è stata in passato la nostra forza, l’attuale maggioranza del Pd ha vinto il congresso con una mozione basata su questo concetto.

Alle 11,15 di sabato 8 febbraio, ora della mia presentazione a candidata sindaca, 45 minuti prima della scadenza di presentazione, erano presenti solo due nomi, quello di Giuseppe e poi il mio, corredato delle firme dei soli tesserati, non appartenenti agli organismi od alla classe dirigente.

Devo ammettere che il Pd di Orvieto ha agevolato il percorso delle primarie, approvando in tempo utile il regolamento, pensate che al Provinciale del Pd è stato approvato soltanto ieri, ha delle regole bulgare per i comuni sotto i 5.000 abitanti ! Hanno reso di fatto impossibili le primarie nei piccoli centri ! Si, il segretario, si è troppo prolungato nella ricerca affannosa del “profilo alto” o di “spessore”, fino al punto di domandarmi  ancora  cosa stava cercando e cosa stavano a significare queste tre parole, forse: Vip? Big? Scienziato? Con QI alto ? Un attore ? Ne abbiamo tante di persone valide e preparate nel centro sinistra di Orvieto a prescindere dalla loro estrazione sociale, dalla loro professione e dichiarazione dei redditi. 

Però, in una società costruita sull’immagine, è comprensibile che un segretario di partito per poter riconquistare un Comune , cerchi veramente qualcuno di speciale che possa attrarre più consenso possibile, il punto è: che è il Comune che non è attraente !. Quante donne abbia contattato nella sua ricerca non è dato sapere, gliel’ho chiesto durante un assemblea comunale, non ho avuto risposta. Si, occorre ammettere che per la rappresentanza del genere femminile, non è stato fatto molto, fortunatamente quest’anno si voterà per legge con la doppia preferenza ( femmina/maschio) e le regole del PD sulla pari rappresentanza di genere diverranno, per la candidatura dei consiglieri, mi auguro, un “apostrofo rosa” (citazione amata dagl’uomini).

Che bella esperienza ! Per quattro giorni candidata Sindaca al Comune di Orvieto ! L’ultima candidatura poco più di un anno fa, alle primarie parlamentarie del PD, fatta sempre per difendere l’autonomia del nostro territorio con il sostegno dato a Carlo Emanuele Trappolino e poi, la candidatura “forzata” alla camera dei deputati sulla lista del PD, scattai, perché uno non accettò di stare all’ultimo posto della lista. Che classe ! Che rispetto per i propri elettori ! Comportamento molto etico ! E’ con questa mia esclamazione che si comprende il senso, l’essenza delle primarie.

I candidati alle primarie sono degli individui, che si mostrano, si scoprono, all’elettorato e che cercano con le proprie qualità come la competenza, la professionalità, la comunicazione e non per ultimo la propria personalità e moralità, di conquistare il consenso. L’elettore con questo sistema esercita un potere che esula dal contesto “partito”, è libero di scegliere democraticamente il proprio rappresentante politico. L’obbligo del candidato è di far suo il programma politico del partito, per il resto sta a lui ideare il profilo della propria campagna elettorale, come ad esempio approfondendo di più alcuni argomenti e ideando soluzioni alternative. Importante è che le linee guida del partito non vengano stravolte.

Il partito deve soltanto organizzare la promozione delle primarie, garantendo le pari opportunità ai candidati, come è stato fatto il giorno della presentazione delle candidature, un bel comunicato stampa con tutti i nomi e mini-CV per ogni candidato. Sinceramente io non avrei scritto i nomi dei dirigenti firmatari a sostegno delle candidature, in quanto si suppone che abbiano un ruolo di garanzia del processo democratico in corso ed avrei dedicato qualche riga in più e lo stesso spazio ai CV dei candidati. Nulla osta che i dirigenti possano appoggiare uno o l’altro candidato.

E adesso che le primarie sono salve e che la democrazia partecipativa è stata rispettata, dopo tre giorni di fuoco incrociato politico, sessista e discriminatorio, chi sosterrò ?

Sosterrò il candidato che farà sue le seguenti proposte che diverranno parte saliente del suo programma di governo:
1. Sarà garantita la pari rappresentanza di genere nell’esecutivo dell’amministrazione comunale ed in tutte le commissioni consiliari e l’alternanza di genere nelle cariche riconducibili ad un unico individuo.
2. Verrà costituita la Commissione delle Pari Opportunità’ estesa a tutto l’ambito sociale.
3. Istituzione di un capitolo di spesa aperto anche alle devoluzioni di soggetti privati, destinato al sostentamento minimo alle donne che hanno subito violenza ed al mantenimento del centro di ascolto. 
4. Adozione delle nuove pratiche partecipative rivolte alla cittadinanza, quale l’adozione del bilancio partecipativo e la costituzione delle consulte cittadine a tema.
5. Misura anti-crisi – con una nuova riformulazione dell’imposte comunali, in base ad un principio di ridistribuzione della ricchezza, quali ad esempio: IMU più equa e solidale, la ex Tares calcolata sui reali consumi e la reale produzione dei rifiuti. 
6. Rinominare il capitolo “Entrate Dai Contribuenti” “ in “Entrate Proprie”, tramite la valorizzazione delle eccellenze del territorio, mettendo a sistema per primo il patrimonio immobiliare convertendolo in incentivo a tempo determinato destinato all’ imprese che vorranno investire ad Orvieto e che garantiranno dei livelli minimi occupazionali.
7. Turismo - La costituzione di un “marchio Orvieto” (brand) regolamentato,  in sinergia con le autorità ecclesiastiche, le imprese agricole, artigianali e della recettività, gli enti formativi.
8. Garantire gli ultimi presidi dello Stato presenti nella città e le sue frazioni, per prima la Pubblica Istruzione ed a seguire le Forze Armate e gli uffici pubblici. Incentivare La Pubblica Amministrazione a dislocare sedi ed archivi presso le proprietà immobiliari comunali.
9. Riqualificazione della Zona Industriale di Bardano attraverso l’arredo urbano e la riconversione di parte dell’area in zona commerciale, ricettiva e per attività sportive e di animazione ( secondo polo sportivo ).
10. Rilancio del progetto casello Orvieto Nord.

Rimango in attesa di una risposta rispetto alle proposte elencate. Proposte non risolutive, ma che contribuiscono ad un cambiamento radicale della visione di governance praticata fin oggi. Le vado predicando da anni, non hanno mai avuto l’opportunità di essere valutate e ne tanto meno realizzate, noi in Comune  siamo la minoranza, non decidiamo. 

Sono più che mai soddisfatta di appartenere a questo PD, che consente democraticamente ad ogni singolo di esprimere le proprie idee e di scegliere liberamente, di far emergere anche la propria individualità in un contesto collettivo. Ai tre candidati auguro una buona campagna elettorale, il clima è sereno ! Andate avanti ! E che il migliore riprenda il Comune.

Un’ appello lo rivolgo a tutto il mondo del centro sinistra orvietano. Auspico che non si debbano ripercorrere strade già sperimentate, ci hanno portato all’allontanamento ed alla perdita del nostro Comune. Chi non vuole bene al centro sinistra ed alla Città di Orvieto tenterà di frammentarci con ogni mezzo a disposizione. Non lo dobbiamo permettere! Per il bene della Città! Non possiamo assumerci noi, la responsabilità dell’azione distruttiva nei riguardi del Comune di Orvieto fatta da Concina ed i suoi !

A coloro che invece  non hanno in simpatia il PD ed amano infangare le attività di partito ed i percorsi democratici intrapresi per la selezione del candidato Sindaco, dico: noi non siamo auto-lesionisti, ne rissosi, siamo Democratici ! 

Un pensiero particolare va a tutte le iscritte e gli iscritti del PD che hanno firmato un po’ increduli la mia candidatura a Sindaca di Orvieto: grazie, grazie di cuore !

Buone primarie a tutti ! 23 febbraio 2014, Partecipate e fate partecipare !

Silvia Fringuello

" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi