20 Febbraio 2009 - Non c’era bisogno dello studio e dell’esame scientifico del piccolo schermo per renderci conto che la femmina televisiva è prevalentemente non troppo vestita e in genere poco intellettuale. Ora però, a confermare l’espressione di una visione "machista" del corpo femminile, arriva anche l’evidenza di un monitoraggio televisivo permanente della trasmissione Chiambretti Night, che ha analizzato le principali edizioni dei tg e i più importanti programmi d'intrattenimento e approfondimento del mese di gennaio, per un totale di 450 ore televisive.
Meglio la minigonna del cervello - Le donne presenti in tv rappresentano solo il 29%, di cui il 38% "prezzemoline", il 18% esponenti politiche, l'11% attrici, il 10% conduttrici, il 9% cantanti, il 7% giornaliste, il 3% scrittrici. Ma la percentuale di donne raggiunge vette "bulgare" nei varietà, in cui, su un totale del 60% di apparizioni, il 47% è appannaggio della "prezzemoline" improvvisatesi opinioniste, il 13% delle attrici, il 12% delle presentatrici, l'11% delle cantanti, l'8% delle giornaliste e il 3% delle rappresentanti di partiti politici.
Il raro punto di vista femminile - Il monitoraggio che, in collaborazione con il massmediologo Klaus Davi, si prefigge di verificare le tendenze della tv, rileva anche che, nei telegiornali e nei programmi di approfondimento, le presenze femminili raggiungono solo il 13%. In questa categoria di programmi il 50% della visibilità femminile è attribuibile a donne della politica, il 20% ancora alle "prezzemoline", il 9% alle attrici, il 7% alle presentatrici e il 5% alle giornaliste.
Pochi “velini” - Esattamente l'opposto per gli uomini, le cui presenze televisive raggiungono il 71%, con punte dell'87% nei telegiornali e negli approfondimenti giornalistici, mentre nell'intrattenimento raggiungono un buon 40%. Nei tg e negli approfondimenti informativi i politici stravincono, con il 75% delle partecipazioni, mentre sono più assenteisti nell'intrattenimento, dove rappresentano appena il 5% delle ospitate maschili, superati da cantanti (7%), sportivi (8%), conduttori (14%), giornalisti (16%), attori (21%) e "prezzemolini" (25%).
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