lunedì 26 novembre 2007

A.A.A.A. CERCASI COORDINATORE PROVINCIALE DEL PD

Ricordate il famoso dispositivo approvato dall’assemblea nazionale dei costituenti del PD ? Quello letto frettolosamente da Veltroni?
Bene, ieri, all’hotel Valentino a Terni, ha preso corpo, si è insediato il coordinamento provinciale del partito nuovo, del PD. Erano presenti i costituenti regionali e nazionali, i parlamentari della provincia, i consiglieri regionali, il Sindaco del comune capoluogo, i capi gruppo della Provincia e del Comune capoluogo, tutti del Pd ovviamente, pronti ad eleggere il coordinatore provinciale.
Il dibattito negli ultimi giorni, filtrato attraverso la stampa, presagiva ad uno scontro tra i due contendenti: Finocchio,giovane ex segretario dei DS del Comune di Terni; Montagnoli, giovane capo gruppo del PD alla Provincia, è di Narni, naturalmente entrambi auto candidatesi con il metodo dell’auto referenza, altrimenti non poteva essere, il dispositivo non lo permetteva.
Personalmente sostenevo Montagnoli, lo conosco, un ragazzo molto preparato, un giovane che crede in un partito democratico davvero, alcuni giorni prima gli ho chiesto un documento dove dichiarava i suoi intenti, non volevo votare anche questa volta alla cieca! Si è subito reso disponibile e lo ha partecipato ben volentieri. Riporto alcuni passaggi che contraddistinguono Roberto dal “vecchio”:
“Il Partito Democratico è una grande sfida. Coinvolge tutti noi che generosamente abbiamo contribuito alla sua nascita ma che dovrà coinvolgere soprattutto le cittadine e i cittadini. La straordinaria affluenza alle primarie è stata una apertura di credito che non va disattesa. Se tenacemente praticheremo fino in fondo quello che abbiamo promesso sono sicuro che questa sfida la vinceremo………….
…… Il successo del Partito Democratico si misurerà sulla sua capacità di selezionare classi dirigenti in grado di interpretare quello che avremo nelle sezioni quanto –e soprattutto- quello che c’è fuori di esse. Per farlo abbiamo bisogno di modalità nuove attraverso le quali il Partito sia realmente permeabile e flessibile.
Il nodo sarà allora quello di garantire la condivisione delle informazioni e la loro accessibilità, sia nella costruzione che nell’assunzione delle decisioni. Bisognerà insistere, come abbiamo fatto negli ultimi mesi su una modalità di lavoro di squadra e per progetti, con obiettivi definiti e il necessario momento della verifica………..
……………….. Dovremo interrogarci nei prossimi mesi su quale ruolo intendiamo svolgere come soggetto politico per determinare e incidere nei processi. Serve autonomia vera dalle istituzioni. Abbiamo un vitale bisogno di interpretare e animare visioni di avanguardia anche rispetto agli equilibri raggiunti a livello amministrativo. Dico questo perché l Partito Democratico nasce non per garantire il presente quanto come soggetto depositario di visioni e progettualità di medio-lungo periodo.
………….. Chi mi conosce sa, per la mia storia politica e umana, che sarò sempre al servizio di un interesse comune. Dobbiamo costruire una storia nuova, una storia avvincente coerente a quanto abbiamo promesso alle tante e ai tanti militanti che hanno consentito la nascita del Partito Democratico.
Il Partito Democratico è il futuro. È anche una occasione per dimostrare che siamo in grado di impegnarci fino in fondo soprattutto a favore di una visione, libera da condizionamenti e metodi superati. La pratica del confronto trasparente e appassionato è il primo segno di discontinuità. Se accetteremo sempre di sottoporre a verifica obiettivi e prospettive avremo messo un tassello fondamentale alla credibilità di questo nostro Partito…...
Inoltre a convincermi della bontà della mia scelta,è stata anche la sua provenienza, Narni, la provincia. Il nostro territorio, negli ultimi anni, ha subito pesantemente la politica del capoluogo di Provincia, un esempio per tutti : la discarica. Sbilanciare l’asse politico sulla provincia avrebbe sicuramente ridimensionato il potere della città di Terni.
Sono le 16,15, tutti seduti s’inizia. Raffaelli il sindaco di Terni presiede il coordinamento, (bha! Chi l’ha deciso?) è presente anche la segretaria regionale Bruscolotti, il garante (non ricordo come si chiama) e Prosp (Prosperini), presidente dell’assemblea regionale. Ci viene subito comunicato che è stato modificato leggermente l’ordine del giorno, è stato inserito il dibattito (eureka!Viva la democrazia!).
La Bruscolotti apre con un discorso introduttivo, su degli argomenti generali, dai contenuti sobri, il partito che dovrà essere, quello che sarà, poi si apre subito il dibattito. Come inizia il dibattito ?! Su che cosa ? Ma non dovevamo condividere ed esprimerci sulla/e candidatura/e a coordinatore provinciale?
L’assemblea inizia a fremere, i primi lamenti, poi le interruzioni, si chiede chiarezza, trasparenza, gli interventi s’interrompono, nessuno a voglia di parlare del nulla, tutti aspettano di ascoltare i candidati e poi, eventualmente, intervenire.
Raffaelli si decide, da un termine alla presentazione delle candidature,ore 17,05.
Ma come mai si prende tempo! Sono le ore 17,10 e Finocchio continua il suo intervento senza essere interrotto, ha sforato di gran lunga i tempi.
Finalmente la presentazione delle candidature: Montagnoli Roberto e Di Girolamo Leopoldo.
E Finocchio che fine ha fatto ? Si è ritirato?E' stato sostituito ?
Certo un parlamentare ha un altro ascendente, può catalizzare più consenso, è maestro della politica, si propone garante, come l’uomo che può accompagnare provvisoriamente il PD ai processi costitutivi territoriali, non ha preparato nessun documento da proporre all’assemblea, ma condivide ed approva quello di Montagnoli. Perché allora è un antagonista di Montagnoli ? Lui è differente, è la sintesi della mediazione, è la “garanzia”.
Risultati: Di Girolamo 19 voti, Montagnoli 18 e due giovani sconfitti. Il pericolo del ricambio generazionale, della discontinuità per ora, è stato evitato.
Voglio pensare positivo nuovamente, è nella mia natura, non posso fare altrimenti, il risultato mi conforta e mi conferma che qualcosa sta cambiando per davvero. Finalmente due candidati concorrenti, ultimamente nel mio ex partito, non avevo più assistito ad una votazione dal risultato diverso da quello dell’unanimità, si, tira un vento diverso.
Il percorso del partito nuovo è duro è pieno di ostacoli, di vecchie oligarchie radicate, sopravvissute al terremoto delle primarie, ma parimenti sono presenti anche tanti giovani, donne e uomini, che riusciranno a scardinare gli equilibri datati e basati solo su logiche di spartizione pura del potere, importante è non cedere, non farsi coinvolgere, convincere, e riconoscere il luogo della democrazia,di chi la rappresenta e la sostiene in nome dell’interesse generale, della collettività tutta.
Presto il popolo delle primarie, sarà richiamato alle urne, per eleggere gli organismi territoriali. Agli elettori è affidato il destino del partito nuovo, non abbiate timore del rinnovamento, del cambiamento,di andare “contro corrente”, è l’opportunità, di tutti quelli che vogliono un partito democratico, per davvero !
A Montagnoli Roberto un abbraccio, coraggio questo è solo il primo tempo !

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dispiace davvero per Roberto, di cui ho avuto modo di apprezzare doti personali e politiche che davvero avrebbero segnato una innovazione. Io continuo a pensare che occorerrà fare presto per individuare meccanismi precisi di selezione dela classi dirigenti. Presto anche nel fare un congresso ('sto nome pare diventato il diavolo innominabile, lo si chiami Pasquale, Filiberto, Asdrubale, ma uno straccio di sede in cui confrontarsi e "eleggere" - non nominare - un gruppo dirigente ci dovrà pur essere). Vero, è la prima tappa, teniamolo bene a mente e proviamo ad andare avanti. Saluti.

Anonimo ha detto...

tutto vero. è andata così (c'ero anche io purtroppo).
Ma cosa può aver spinto un parlamentare di mezza età, capogruppo in una commissione permanente della Camera dei Deputati, nonchè candidato sindaco in pectore della città capoluogo, medico di successo, presidente dell'associazione italia-cuba, a battersi all'ultimo voto contro un ragazzo molto, ma molto promettente e soprattutto da sempre convinto della necessità del partito democratico?
Forse la voglia di occupare po' del suo tempo libero? (ahahah bella questa eh..)

Sono cose che noi democratici non riusciamo a capire.

Piacere di avere trovato questo blog.
Ciao, Orio.

" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi