domenica 26 aprile 2009

EUROPEE: FRANCO (PD), NESSUNA DONNA DEL PDL HA DA DIRE SULLE VELINE?

(ASCA) - Roma, 24 apr - ''Puo' essere mai che il caso di un gruppo di veline candidate da Berlusconi alle europee non abbia suscitato indignazione tra le parlamentari del centrodestra e che i media, salvo poche eccezioni, abbiano trattato la cosa con articoli di colore, quasi fosse una cosina divertente?''.

Se lo chiede, in un articolo sull'Unita', la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale pari Opportunita' del Partito Democratico.

''In questa nuova dimensione della politica -scrive Vittoria Franco- quella ultraleggera dello spettacolo che entra direttamente in Parlamento, ecco la donna che da velina passa a candidata nelle liste per le europee, per aggiungere un tocco di godimento estetico a un elenco di uomini potenti.

Come dire che le donne sono l'immagine, la copertina della politica, mentre gli uomini decidono le regole ed esercitano il potere vero. Non hanno nulla da dire le donne piu' impegnate della destra su questo modo di formare i gruppi dirigenti femminili, che offende anche loro, oltre che la dignita' della politica?''.

''Per me -prosegue Vittoria Franco- e' il sintomo pericoloso dell'assuefazione allo scadimento della politica vista come esercizio di comando di uno solo o di una sola parte. Il fatto che il Pd abbia varato liste che prevedono una presenza molto qualificata di donne e abbia deciso di esprimere almeno una delle preferenze a favore di una donna non fa notizia, perche' non e' ne' spettacolo ne' cronaca rosa''.

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" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi