Vedremo per le liste dei nostri collegi provinciali e dei nostri comuni, se i democratici umbri rispetteranno l'equa rappresentanza di genere...........
A presto. Silvia
"Soddisfatte per il 40 per cento circa di donne in lista, però vanno sostenute".
"Le liste del Pd alle europee contengono circa il 40 per cento di donne, e di questo risultato siamo soddisfatte. Ora chiediamo che il Pd sostenga una campagna perché almeno una delle preferenze vada a una donna". Lo dice Vittoria Franco, responsabile nazionale Pari Opportunità del Pd, sottolineando come sul sostegno alle candidature femminili la Direzione del partito abbia approvato un ordine del giorno.
"La Direzione nazionale del PD - recita l'ordine del giorno - sentita la relazione del Segretario, apprezzando il lavoro svolto per garantire la presenza delle donne nelle liste per il Parlamento europeo, impegna il Partito a livello nazionale e regionale a sostenere le candidature femminili: 1 dando l'indicazione di esprimere almeno una delle preferenze a favore di una donna; 2 destinando alla campagna delle donne una quota paritaria delle risorse finanziarie disponibili; 3 riservando loro adeguati spazi nella campagna di comunicazione; 4 valorizzando la presenza femminile nella lotta per la parità e contro le discriminazioni come punto qualificante del programma".
"E' importante - conclude Vittoria Franco - che le candidature femminili vengano sostenute attraverso l'espressione delle preferenze, con la campagna elettorale, con l'investimento di risorse e anche con la valorizzazione, attraverso il programma, delle lotte delle donne per i diritti e per la parità nel lavoro e nella vita sociale".
Roma, 21 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
EUROPEE: FRANCO (PD), NESSUNA DONNA DEL PDL HA DA DIRE SULLE VELINE?
(ASCA) - Roma, 24 apr - ''Puo' essere mai che il caso di un gruppo di veline candidate da Berlusconi alle europee non abbia suscitato indignazione tra le parlamentari del centrodestra e che i media, salvo poche eccezioni, abbiano trattato la cosa con articoli di colore, quasi fosse una cosina divertente?''.
Se lo chiede, in un articolo sull'Unita', la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale pari Opportunita' del Partito Democratico.
''In questa nuova dimensione della politica -scrive Vittoria Franco- quella ultraleggera dello spettacolo che entra direttamente in Parlamento, ecco la donna che da velina passa a candidata nelle liste per le europee, per aggiungere un tocco di godimento estetico a un elenco di uomini potenti.
Come dire che le donne sono l'immagine, la copertina della politica, mentre gli uomini decidono le regole ed esercitano il potere vero. Non hanno nulla da dire le donne piu' impegnate della destra su questo modo di formare i gruppi dirigenti femminili, che offende anche loro, oltre che la dignita' della politica?''.
''Per me -prosegue Vittoria Franco- e' il sintomo pericoloso dell'assuefazione allo scadimento della politica vista come esercizio di comando di uno solo o di una sola parte. Il fatto che il Pd abbia varato liste che prevedono una presenza molto qualificata di donne e abbia deciso di esprimere almeno una delle preferenze a favore di una donna non fa notizia, perche' non e' ne' spettacolo ne' cronaca rosa''.
Se lo chiede, in un articolo sull'Unita', la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale pari Opportunita' del Partito Democratico.
''In questa nuova dimensione della politica -scrive Vittoria Franco- quella ultraleggera dello spettacolo che entra direttamente in Parlamento, ecco la donna che da velina passa a candidata nelle liste per le europee, per aggiungere un tocco di godimento estetico a un elenco di uomini potenti.
Come dire che le donne sono l'immagine, la copertina della politica, mentre gli uomini decidono le regole ed esercitano il potere vero. Non hanno nulla da dire le donne piu' impegnate della destra su questo modo di formare i gruppi dirigenti femminili, che offende anche loro, oltre che la dignita' della politica?''.
''Per me -prosegue Vittoria Franco- e' il sintomo pericoloso dell'assuefazione allo scadimento della politica vista come esercizio di comando di uno solo o di una sola parte. Il fatto che il Pd abbia varato liste che prevedono una presenza molto qualificata di donne e abbia deciso di esprimere almeno una delle preferenze a favore di una donna non fa notizia, perche' non e' ne' spettacolo ne' cronaca rosa''.
martedì 14 aprile 2009
IL DOPO TERREMOTO………IL PURGATORIO
"Per correr miglior acque alza le vele
omai la navicella del mio ingegno,
che lascia dietro a sé mar sì crudele;
e canterò di quel secondo regno
dove l'umano spirito si purga
e di salire al ciel diventa degno……"
Da: Divina Commedia “Purgatorio” Canto 1
Di: Dante Alighieri
Sono appena rientrata dall’Aquila………… 30 ore intense, dure, ricche……….vissute con il sentimento dell’impotenza, dell’arresa di fronte agli eventi che l’intelletto dell’uomo non sa ancora controllare e forse prevedere………….. piene di rabbia, consapevole del fatto che si sarebbe potuto evitare il peggio e che si potrebbe gestire l’emergenza ed i soccorsi in modo migliore. Ma anche felice di sapere che la solidarietà del popolo italiano è infinita, non ha prezzo, che “ gli angeli” esistono davvero……..
Sono partita con Valentina Mulas, dell’associazione di volontariato ARCI – Prociv dell’Orvietano, alla quale sono iscritta da diversi anni, la mission era quella di consegnare le uova di Pasqua, donate dai commercianti di Orvieto ai bambini dei campi gestiti dalla stessa associazione, che ospitano circa 800 persone e distribuiscono pasti per oltre 1400 e riportare a casa i volontari accorsi il giorno stesso del terremoto.
Sin dalla partenza abbiamo avuto i primi problemi, il mezzo (un furgone 9 posti) con il quale avremmo trasportato le uova ed al ritorno i volontari, aveva problemi alla carrozzeria dovuti all’usura (l’immatricolazione del mezzo risale a circa 20 anni addietro) che potevano non rendere sicuro il viaggio e comunque non tali da impedirlo. A Valentina ho chiesto come mai l’associazione non aveva fatto riparare il mezzo……….risposta secca……… “non abbiamo i soldi, figurati buona parte delle spese per i viaggi in Abruzzo, li stiamo pagando noi di propria tasca”.
Mi sono azzittita ed ho cambiato discorso, non volevo rovinare il clima, lo spirito di quel viaggio……….
La prima cosa che colpisce all’occhio, mentre si è ancora in viaggio, attraverso i finestrini della macchina, seppur con la sola luce della bella luna piena di quella sera, è la devastazione, le case distrutte, le attività imprenditoriali tutte chiuse, i beni culturali rasi al suolo e poi……il deserto…….un luogo fantasma. Cercavo di scorgere qualche luce accesa dentro le abitazioni ancora in piedi, qualche persona, niente, ed ho pensato: eppure queste case sono integre ! Successivamente ho appreso, che nessuno dorme nelle proprie case, anche se agibili, la gente ha giustamente paura, le scosse sono ancora forti e frequenti, una ogni 20 minuti.
Arrivati nella tendopoli della frazione dell’Aquila, Pianola, abbiamo trovato i ragazzi di Orvieto e comprensorio che ci aspettavano………..avevano le facce provate, solcate dai segni della stanchezza e delle forti emozioni vissute, ma con dei sorrisi smaglianti e gli occhi che brillavano dalla felicità……….ho avuto la sensazione che in quel momento noi rappresentavamo “casa”, un pezzo della loro famiglia, la loro regolare e poco complicata vita. Ci hanno fatto accomodare in una tenda, di quelle blu, che si vedono in televisione, super affollata di letti, 9 per l’esattezza e un materasso per terra, perché la decima non vi entrava, dovevamo dormire tutti insieme per non togliere spazio agli sfollati e per stare in compagnia e condividere l’esperienze di quegl’ ultimi quattro giorni infernali. Durante la notte è stato freddissimo, sacco a pelo termico e due coperte, non sono state sufficienti per scaldarsi, sarebbe occorsa una stufetta, un qualcosa per scaldare la tenda, ma…….ancora non disponibile, niente di simile al campo……i ragazzi hanno detto “si dorme lo stesso…….si è troppo stanchi……” io, non ce l’ho fatta, non ho chiuso occhio, di sicuro non avevo sulle spalle la loro spossatezza.
Al mattino ci siamo svegliati di buon’ora ed abbiamo iniziato la fila per accedere ai bagni, alcuni hanno scelto di lavarsi con bottigliette d’acqua minerale e salviettine igieniche. Aspettando il mio turno, osservavo le facce delle donne ed ascoltavo i loro discorsi. Sembravano sotto effetto di psicofarmaci, disconnesse, con la testa nel pallone, fuori dalla realtà, le loro condizioni psicofisiche instabili…….. che dramma !
L’unica convinzione che trapelava dai loro discorsi,dalle telefonate che ricevevano dai parenti sparsi in tutta Italia, era quella di non abbandonare i loro luoghi, la loro terra.
Avevo chiesto ad Ivan Pontremoli, anche lui volontario dell’ ARCI Prociv dell’Orvietano, di farmi visitare altre tendopoli, per comprendere se l’ organizzazione dei soccorsi e dell’emergenza seguisse lo stesso metodo, anche se condotte da altre associazioni ed istituzioni e se il coordinamento del dipartimento nazionale della protezione civile, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, funzionasse. Il caos, le notizie che pervengono dai mass media, nascondono l’effettiva realtà. Ha sicuramente funzionato la tempestività dei soccorsi, a poche ore dal sisma, i volontari, i pompieri, erano già sul posto a lavorare per salvare il salvabile, ciò grazie al centro logistico del dipartimento nazionale della protezione civile, mentre la logistica locale non ha funzionato affatto. E’ comprensibile: come si può pensare di affidare alla gente del posto, ai dipendenti delle istituzioni locali, il coordinamento dell’emergenza, quando loro stessi devono essere soccorsi? Solo in Italia si può pensare una roba del genere ! Affidare la gestione e la responsabilità dell’emergenza agli stessi che la subiscono, ai Comuni.
Osservando i vari campi, anche per me, che non sono esperta in materia, ho evidenziato delle differenze gestionali: dalla tipologia di tende (gonfiabili e tipiche) e dalla loro disposizione più o meno ordinata e funzionale, alle cucine da campo più o meno attrezzate, al numero di volontari impiegati da un minimo di sei per 250 persone ad un massimo di uno per ogni 15 persone, dallo smistamento e compostaggio dei beni di prima necessità, dalla distribuzione dei pasti, dal tipo di ente od associazione che lo amministra. Il nord la fa da padrone ! La regione del Trentino e del Veneto, la Provincia di Trento e Trieste, l’associazione degli Alpini e l’Arci si distinguono da tutto il resto. Un esempio: soltanto questi Enti sono possessori di cucine da campo, gli altri affidano la preparazione dei pasti al catering o affittano le strutture, alcuni nemmeno detengono le grandi tende per la distribuzione dei pasti, sono stati costretti ad affittarle o comprarle immediatamente dopo il terremoto.
In quei momenti ho realizzato che quel popolo era affidato alle cure quasi esclusive dei volontari, degli “angeli”, e credo che ciò non sia assolutamente giusto, lo Stato non può delegare la responsabilità dell’emergenza e dei soccorsi, con un minimo a volte nullo impegno finanziario, ad associazioni di persone dagl’elevati valori, che si offrono soltanto di aiutare, grazie alla loro sensibilità, che li contraddistingue dalla maggior parte di noi !
Proseguendo la mia visita nei luoghi più colpiti dal terremoto, la cosa più scandalosa che evidenzio e che mi ferisce profondamente, è la disonestà umana…… il dolo, la colpa grave, la truffa, carnefice della povera gente, inconsapevole fino al giorno della disgrazia di esserne stata vittima.
I centri storici dei piccoli borghi rasi al suolo, un mucchio di sassi, quelle poche case ristrutturate non hanno comunque tenuto, essendo state spazzate via dalle altre, vista l’architettura ad incastro tipica di quei luoghi, lo Stato, in passato, avrebbe dovuto incentivare di più la ristrutturazione. I quartieri più nuovi successivi agli anni ’80 sono la vergogna, piccoli gruppi di case e palazzi in cemento armato, modello residence, tutte uguali, a schiera e non, alcune in piedi integre, altre appena danneggiate, molte distrutte.
Come mai? Forse che la qualità del materiale usato fosse differente? Forse qualcuno ha voluto guadagnare più del dovuto? Approfittandosi del fatto che gli acquirenti non siano stati degli esperti. Chi aveva la responsabilità dei controlli ? La Procura ha aperto un’indagine……..non ne verranno mai a capo……. Per non parlare delle opere pubbliche………ponti, uffici e scuole, caduti giù come castelli di carte ……..Chi pagherà ? Quale spiegazione, quale giustificazione “daremo” ai parenti delle vittime, a coloro che hanno perso tutto della loro vita, in una manciata di secondi ?
Eh si, “ daremo”, perché noi siamo lo Stato, la nostra classe politica, i nostri dirigenti, sono espressione del popolo italiano, la nostra espressione.
Noi siamo la società, noi siamo coloro che dispongono, che la costruiscono e l’amministrano, ogni giorno, dalle piccole azioni quotidiane alle macro decisioni, noi dobbiamo assumerci la responsabilità, tutta la collettività, ognuno per il ruolo che gli compete, dal semplice cittadino al massimo esponente dello Stato.
Ho visto il Purgatorio……….. “dove l’umano spirito si purga”……..l’ho visto negli occhi della gente, nei miei occhi………che attende,spera, elabora e rielabora……. “ e di salire al cielo diventa degno”…………
A presto.Silvia
giovedì 9 aprile 2009
IL POPOLO E’ SOVRANO: -THE END- DEL DIARIO DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE DIVERSA
Orveto, 8 aprile 2009
Caro diario,
vorrei scrivere la tua ( pag. 4 ), e raccontarti della chiusura della campagna elettorale, descriverti la mia giornata al seggio di Orvieto Scalo, ma credo opportuno invece, commentare, secondo il mio punto di vista, il risultato delle primarie del PD del 5 aprile per la candidatura a Sindaco della Città di Orvieto.
Tutto è proseguito secondo i pronostici………… “vinciamo bene, ma non aspettiamoci grandi vantaggi……”l’ ho sempre detto. Ero consapevole della forza della candidatura di Loriana, da sempre, riesco a capire,captare chi ha il consenso, chi è del popolo…..perché sono del popolo, ma il protrarsi della data delle primarie, dei tempi, astutamente applicato attraverso il vecchio apparato, ovvero, da chi le primarie non voleva, ha fatto si che indebolisse l’impulsività, la libera espressione del voto da parte dei cittadini.
Schierati dalla parte di Loriana siamo la maggior parte dei dirigenti orvietani di partito nazionali, regionali, provinciali e locali, eletti dalle primarie del 14 ottobre 2007 e dalle primariette del 14 febbraio 2008, ovvero dal “popolo delle primarie”, e che che ne dica sto’ “lo Pungerone”, alle primariette non hanno votato gli iscritti del partito ma coloro che avevano partecipato alle primarie di Veltroni, perciò siamo entrati nel partito nuovo grazie alla libera espressione del voto, mentre i sostenitori di Stefano sono gli assessori comunali, la maggioranza dei consiglieri comunali, i membri dei cda delle partecipate del Comune, quasi tutti componenti di diritto negli organismi del Pd di Orvieto.
All’apparenza questo dato potrebbe non significare niente, ma chi nella vita, nel proprio quotidiano, sperimenta o subisce l’esercizio del potere, sa bene quanto sia importante e quanto condizioni l’evoluzione di qualsiasi processo, anche personale. Perciò, noi dirigenti di partito eletti schierati con Loriana, quelli di diritto e pochi eletti, dalla parte di Stefano, eppure, stante questa situazione, con una grossa forzatura da parte del segretario Trappolino , anzi oserei dire violenta, visto come fu l’esito della votazione, più di metà degli aventi diritto al voto non vi partecipò, fu scelto il percorso del candidato del partito (mese di dicembre).
Per chi come me viene da una realtà diversa dagli ex PCI, non ha importanza, anzi a seconda di che tipo di partito ti candida e da chi è rappresentato può essere controproducente, ma chi è stato abituato e cresciuto con la concezione del partito-chiesa, viene influenzato e condizionato nell’espressione del proprio giudizio : “ L’ha detto il Partito !”
Nelle riunioni precedenti la maggioranza del partito si espresse a favore delle primarie, in quanto previste dallo statuto, insite nel DNA del PD e perciò inderogabili, se ci fosse stata un’ autocandidatura le primarie per statuto si sarebbero fatte. Bisogna riconoscere che qui il Trap fu corretto, in altri posti sono stati capaci di annullarle, e con molta eleganza hanno considerato lo statuto un accessorio !
E’ successo anche per l’elezione di Franceschini e di Polli a candidato presidente della Provincia di Terni, ed ho dovuto assumermi la responsabilità di contravvenire alle regole, ma credimi se molti dei dirigenti nazionali e provinciali non l’avessero fatto, avremmo chiuso baracca e burattini!
Con questa situazione interna al partito e con i rappresentanti istituzionali allineati, certo non favorevoli alla candidatura di Loriana, il tempo era determinante, più si allungava e più si dava modo agli altri di organizzarsi, di prendere contatti, di usare gli strumenti concessi dal potere per procurarsi consenso.
E così dalla prima data fissata per le primarie al 18 febbraio,( mi sembra sia questa la data, è stata cambiata talmente tante volte che non ricordo bene) si è scivolati man mano al 5 aprile, e ci si è arrivati con una macchina organizzativa ed operativa da vere e proprie elezioni amministrative, che ha dato modo di far affluire un gran numero di elettori, non c’è stato cittadino orvietano che non sapesse delle primarie!.
Stefano si è avvalso della tipica campagna elettorale di partito ex DS, contatti con i tesserati, porta a porta ed anche qualche movimento sotterraneo "alla democristiana", sai di quelle azioni che spostano l’opinione di persone appartenenti ad uno stesso gruppo.
Loriana ha puntato in parte minore, sul vecchio stile di fare campagna elettorale, e maggiormente sulla comunicazione del programma per il futuro di Orvieto, attraverso i mass media e con il contatto diretto del popolo, frequentando luoghi con una forte concentrazione di gente, come i mercati rionali, le assemblee cittadine o di categoria, aprendo un “punto elettorale” accessibile a tutti nel centro della città, aiutata da un sostanzioso gruppo di giovani, di donne e anche da alcuni che provengono dall’apparato dei vecchi partiti, consapevoli però, a differenza di quelli che sostengono Stefano, del “ cambiamento”, che hanno recepito, che lo hanno fatto proprio.
I commenti post primarie, in particolare sui giornali on line, ma anche nelle vie della città, lamentano la “strana” affluenza alle urne delle primarie del Pd aperte a tutti ed a questa anomalia, attribuiscono l’alta percentuale di partecipazione. C’è chi sostiene che hanno votato Stella gli elettori della destra, chi invece Mocio; che gli elettori della sinistra hanno partecipato in massa, votando Stella, perché mossi da chissà quali interessi sommersi; chi di sinistra si è schierato palesemente per Mocio motivato forse dallo spirito d’appartenenza all’attuale amministrazione e così via. Sono convinta, anzi li ho visti, ero scrutatrice al seggio di Orvieto scalo, che una piccola percentuale, che non arriva alle due cifre, ha espresso il proprio voto per l’uno o l’altro candidato, quelli che votano destra alle politiche più per Mocio, una buona parte della sinistra per Stella.
E’ nella natura dei candidati, l’orientamento del voto di queste persone scaturisce dalla loro provenienza, non peraltro Mocio proviene dalla Dc e Stella dal PCI, partiti-madre delle successive frammentazioni e ricomposizioni partitiche dei giorni nostri. Anche la loro personale storia politica è tratteggiata da scelte che hanno ben delineato il loro profilo: Loriana ha sempre sostenuto le alleanze di coalizione di centro sinistra, ed in questa competizione si sono ritrovati con lei, tutti coloro che credono ancora che la giusta ed equa politica si ritrovi in questa compagine di alleati. Stefano ha sempre cercato di ricomporre “quello che fu”, il passaggio del consigliere Morcella dalle file del PDL alla ex Margherita, la nomina a Presidente di RPO del consigliere di An di Porano, Fella, ne sono la prova. Non credo sia più attuale il disegno del “grande centro”, per poter concretizzare il sogno di molti moderati dovrebbe cambiare il sistema elettorale, dunque ritornare al proporzionale e sinceramente non mi sembra più che sia l’era dei governi della massima espressione democratica, con Berlusconi a capo!
Oggi sono a rischio le basi, il sale della democrazia è di questo che ci dobbiamo preoccupare e combattere, ritornando prima possibile a governare ! Altro che fantasie,il Pd non può farcela da solo!
Non sono affatto scandalizzata ne dall’alto numero di votanti e ne dalla loro appartenenza politica. Il popolo ha capito perfettamente che la nostra democrazia subisce quotidiani attacchi, che la “forbice” della libertà è sempre più stretta, ed ha apprezzato e condiviso,l’opportunità democratica offerta dal PD.
I partiti di destra e di sinistra dovrebbero riflettere sui motivi che hanno spinto i propri elettori a partecipare alle primarie del PD per la scelta del proprio sindaco, in particolare quelli del PDL, che non sono per niente abituati all’esercizio democratico interno al partito e ne tanto meno per gli incarichi esterni, quelli istituzionali, da loro tutto è scelto e deciso dall’onnipotente Berlusconi.
Hai notizie di un congresso del PDL? Chi lo ha eletto Berlusconi capo del PDL? E’ stata mai fatta una votazione segreta per eleggere il segretario del PDL? Credo si faccia attraverso gli applausi, mi ricorda qualcuno che si affacciava dal balconcino di Piazza Venezia a Roma!
Voglio rivolgere un pensiero, anzi, proprio una preghiera, ai conservatori del mio PD, a quelli che non si ritrovano ancora in questo partito nuovo, che non concepiscono il fatto che un partito possa delegare al popolo la decisione della scelta dei candidati a Sindaci, al Parlamento, alla Provincia ecc, e che non riconoscono che i vecchi metodi di selezione della classe dirigente, ci hanno portato a perdere il consenso negli ultimi 20 anni, scegliendo individui che con le capacità, la meritocrazia e il benestare della gente avevano poco o nulla a che fare, ma che invece erano molto bravi ed afferrati a fare tessere ,vincere congressi e far nominare individui che rispondessero solo a queste logiche e fossero yesman, pronti a sottostare alle decisioni delle lobbies di appartenenza.
Cercate di adeguarvi, di immergervi nel nuovo contesto, sforzatevi di abbandonare la vecchia forma mentis, per il bene delle generazioni presenti e future, del PD e non abbiate paura ad aprirvi, ad accettare le diversità e le diversificazioni, la pluralità, a sottoporvi all’esame del popolo, pratichiamo e manifestiamo insieme i principi fondanti della nostra Costituzione, ispiratori dello statuto del nostro partito.
Voglio ringraziare tutti coloro che sono venuti a votare il 5 aprile, hanno permesso alla città di Orvieto di iniziare a respirare il vento del nuovo, che non si limita soltanto alla scelta del candidato Sindaco del PD, va oltre, va verso un modo nuovo di concepire la politica, di fare politica. I cittadini, gli elettori, con il PD, entrano nei processi decisionali di un partito, possono incidere sulle scelte dei programmi,contribuire alla loro stesura, selezionano la classe dirigente.
M’inchino al risultato del 5 aprile, alle volontà espresse degli elettori per l’uno e l’altro candidato, a quelle percentuali espresse frazione per frazione, ne farò tesoro e proprio patrimonio,la mia attività politica fuori e dentro il partito sarà conseguente e terrò sempre a mente, come ho sempre fatto, che : IL POPOLO E’ SOVRANO!
Ciao, Silvia
sabato 4 aprile 2009
mercoledì 1 aprile 2009
DIARIO DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE DIVERSA ( pag 3 )
Orvieto 1 aprile 2009
Caro diario,
mediamente come avrai constatato, riesco a scrivere sulle tue belle pagine bianche ogni quattro giorni, a ritmo più serrato non riesco, sono sempre di corsa……….. e di che tinta !
La campagna elettorale oramai è infuocata, i candidati ed i loro sostenitori corrono da una riunione ad un’altra, da una casa all’altra, da un mercato all’altro, da una strada all’altra, da un………e via………via…….. Certo ti chiederai: “ma chi ve lo fa fare?” E’ una domanda che anche io mi pongo molto spesso, ed ogni volta trovo una risposta diversa, anzi mille, milioni di motivazioni diverse, tutte valide per continuare questo intrigato e tortuoso cammino. L’ “antipolitica”, così vengono definiti coloro che non riescono più a concepire e capire l’attuale politica e che a parer mio nella maggior parte dei casi a ragione criticano e vomitano giudizi negativi, penserà che noi addetti ai lavori siamo mossi, solo dal “potere” e dagli “interessi”, ma viva Dio, ancora non siamo arrivati, perlomeno dalle nostre parti, ad un tale degrado del “fare politica”. La Politica……. Polis……..Agorà….curare l’interesse generale per il bene di tutta la collettività….. noi, ancora ci crediamo. Certo, c’è sempre l’eccezione che conferma la regola ! Nessuno è perfetto !
Si, in questi giorni mi sono dovuta sorbire anche una riunione di partito alquanto strana, sono andata credendo di trovare un clima ben disteso e pensando che ci sarebbero state date comunicazioni riguardo alla regolamentazione ed alla campagna comunicativa delle prossime primarie ed invece che trovo, l’ennesimo agguato! L’ultimo tentativo per far saltare le primarie……..che roba ! Ma che saranno mai queste primarie ! Chissà quanto tempo, ai vecchi apparati degli ex partiti, gli ci vorrà per metabolizzare “il nuovo” ? Mi aspettavo che il segretario ci avesse annunciato una bella festa delle primarie del PD per la chiusura della campagna elettorale, la produzione di materiale pubblicitario per entrambi i candidati e invece………. Voilà, uno straccio di documento scritto con un linguaggio di altri tempi da “centralismo democratico”, comprensivo di accuse più o meno velate nei confronti forse di alcuni dirigenti, quali non è dato sapere. Il clima sembrava quello di un tribunale dell’inquisizione, forse un po’ esagerato, ma credimi tutti abbiamo pensato: ma che ce l’ hanno con me? Scagli la prima pietra chi non ha peccato! Perciò , il tentativo è stato quello di creare bagarre, caos per provocare una frattura insanabile e quindi la fuoriuscita di almeno la metà dell’attuale Pd di Orvieto, per poi annullare le primarie. Meno male che il Trap è stato scaltro, a metà degli interventi ha proposto al coordinamento il ritiro del documento inquisitorio ed ha sottoposto a votazione la sua relazione, che si, era dura e pungente, nei confronti però, di tutti i dirigenti e non solo di una parte.
Allora…….. Loriana continua il suo girovagare nel territorio comunale ed incontra strada facendo sempre più consenso ed adesione al suo nuovo metodo di gestire la cosa pubblica, ovvero insieme ai cittadini, con i cittadini. Il popolo, la gente, la chiama, le si avvicina e la incoraggia ad andare avanti con la sua proposta, le da suggerimenti, idee. Qualcuno le chiede spiegazioni sulle primarie, in particolare i più anziani, le interpretano, perché informati male, quale strumento di divisione del “Partito” e lei con molta pazienza, accompagnata dal suo sorriso, spiega loro l’importanza e la capacità di attrazione che possono assumere se i cittadini ne colgono il significato: “ le primarie danno la possibilità di far stabilire al popolo il proprio candidato sindaco, entrano nel merito della scelta e non sono costretti a subire la decisione interna del partito, calata dall’alto.”
Ogni tanto mi chiedo come Lori non accusi un po’ di stanchezza, sono sei mesi che è sottoposta ad uno stress fuori del comune, il percorso politico-burocratico per ottenere le primarie è stato veramente sfiancante e poi adesso la campagna elettorale concentrata in poco più di dieci giorni è eccezionalmente velocissima. Che resistenza psicofisica! Lodevole !
Mocio………Come sempre sono curiosa ed attenta osservatrice e perciò anche questa volta ho fatto la “turista per caso”, sono andata all’iniziativa organizzata per le primarie dall’attuale sindaco. Erano presenti molti invitati illustri: Fioroni, Polli, Brega, il Trap e i loro staff, che riempivano le prime tre file di sedie della sala. L’ “antipolitica” li chiama la “casta”, quelli auto-referenziali che se la suonano e se la cantano e si proteggono uno con l’altro, per me sono tutti uomini di passaggio (nemmeno una donna oh!), che in alcuni momenti della vita stanno “su”, altri “giù”, come tutti noi d’altronde , è la vita che è fatta di alti e bassi! La platea era un po’ datata, l’ età media dei partecipanti sarà stata intorno ai 60 anni e ………di “turisti per caso” eravamo in molti.
Per primo ha parlato il Trap ( scusami sono talmente abituata a chiamarlo così, è un mio modo amichevole che uso sempre per rivolgermi a lui) ed ha esordito con il solito discorso, anzi, questa volta ha dato molta importanza all’appuntamento ed al significato delle primarie, era ora! Poi Polli, il candidato del “dissenso” del PD alla Presidenza della Provincia, è stato ben attento a non entrare nel merito della questione orvietana, giustamente non ha accennato alle primarie, lui vuole fare il pieno dei voti anche qui da noi ! Il suo intervento è stato neutro, da futuro Presidente della Provincia, direi istituzionale.
Mocio ha parlato pochissimo, dicendo le stesse cose, che ripete da circa sei mesi, nei consigli di zona, alle assemblee pubbliche, alle iniziative istituzionali, all’interno del partito, elencando l’ operato svolto dalla sua amministrazione e le opere che si stanno per avviare e che non si sa quando termineranno. Un passaggio sulla discarica è stato strano, ha detto che ha evitato che l’impianto andasse a finire in mani poco pulite, alla camorra, alla mafia ecc ecc. Ma….forse un giorno sarà il caso che ce la racconti per bene e non a pezzi e bocconi o alludendo a chissà che cosa………..dopo tutto è 20 anni che fa parte dell’ amministrazione comunale di Orvieto.
Fioroni invece ha prima attaccato in modo egregio l’attuale governo e il suo “capo treno” Berlusconi, un ottimo intervento, efficace, che però poi si è perso nel vecchio modo di pensare il partito e la politica, tipico dell’ ex ministro alla pubblica istruzione. E’ stato un anti-primarie, fin dalla stesura dello statuto nazionale del PD, ha sempre sostenuto che tutte le candidature interne al partito ed istituzionali debbano essere decise nella stanza dei bottoni romana, fino a quando è stato all’organizzazione del PD ha ostacolato, su tutto il territorio italiano, con tutti i mezzi a disposizione, la convocazione del popolo alle primarie ed il loro decorso. Sfido io ! Per farsi eleggere al parlamento si fa candidare in Sardegna, nemmeno nel suo collegio ! Chissà quando la cambieranno questa legge elettorale? Quando torneranno le preferenze? Quando riavremo una legge elettorale degna di un Paese davvero democratico?Il Pd ha inserito nelle sue regole le primarie proprio per ottemperare al vuoto legislativo, carente di democrazia, per ridare il diritto all’elettore di scegliere, non solo il partito d’appartenenza, ma anche la persona che lo andrà a rappresentare nelle istituzioni.
La conclusione di Fioroni scontata, non ci si poteva aspettare altro: abbasso le primarie e benedizione a Mocio.
Questa è stata l’unica iniziativa pubblica organizzata dal candidato del PD Mocio, le precedenti uscite sono state tutte istituzionali, ho notizie che si avvale molto del telefono, preferisce questo tipo di contatto con la gente.
Invece il PD tace, ha solo organizzato la conferenza stampa per la firma dei candidati sulle sette regole che dovranno rispettare sia in caso di vittoria che di perdita, il Trap non ha fatto fare nessuna domanda ai giornalisti. E’ stata una roba veloce, veloce, sembra sempre che ci vergogniamo di queste primarie, quasi fosse peccato o……… forse uno dei due candidati non era disponibile a sottoporsi alle domande dei giornalisti, o il Trap temeva che l’intervista scivolasse in una dura discussione……..bha! Ci dobbiamo abituare ancora al “nuovo” non c’è niente da fare!
…….Alla prossima………
Silvia
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