giovedì 27 settembre 2007

Perché scelgo Rosy



"L’appuntamento del 14 ottobre ha risvegliato nel popolo dell’Ulivo, nuove attese e una grande speranza nel Partito democratico. Queste attese e queste speranze non possono andare deluse. Anch’io, come tanti, sento la responsabilità di un impegno in prima persona.
Ho riflettuto a lungo sul contributo che avrei potuto dare a questa straordinaria opportunità per la politica e il paese.
Sono ormai convinta che la scelta più giusta e più utile sia quella di presentare la mia autonoma candidatura alla segreteria del nuovo partito.
Queste le mie motivazioni.
Per una vera competizione
Un partito che nel suo atto fondativo segna con coraggio una radicale discontinuità rispetto al passato e sceglie la nuova classe dirigente con una consultazione popolare, ha bisogno di una competizione vera. Una competizione che favorisca il confronto delle idee e porti alla luce le differenze e la ricchezza culturale del partito nuovo. Il Pd sarà davvero quel soggetto politico aperto e plurale che abbiamo sempre voluto, se saremo capaci di andare oltre il recinto dei partiti fondatori e mescolare, insieme ai vecchi iscritti, nuovi nomi, nuove storie e nuove biografie. E chiunque vincerà le primarie, avrà una vittoria più forte e limpida se gli elettori non si limiteranno alla ratifica di un solo nome.
E’ il momento delle donne
Sono convinta che le donne non possano più aspettare. Sono maturi i tempi per lasciarci alle spalle gli schemi e i pregiudizi culturali che hanno finora tagliato fuori o posto ai margini della politica le donne italiane. Spero che la mia candidatura serva da incoraggiamento per tutte le donne che vogliono mettersi al servizio, in prima persona, della democrazia italiana e per tutti gli uomini che in questo obiettivo si riconoscono.
E’ il momento di far contare il peso e l’autorevolezza di straordinarie energie femminili presenti nella vita sociale, economica, culturale del Paese.
Un partito per il bipolarismo e la laicità
Il Partito democratico deve avere soprattutto l’ambizione di restituire autorevolezza alla politica e qualità alla nostra democrazia. C’è bisogno di dar vita ad un bipolarismo finalmente maturo, senza ambiguità e tatticismi nella politica delle alleanze.
Anche per questo è necessario cogliere fino in fondo la sfida di una nuova laicità. Il pluralismo etico, religioso e culturale che caratterizza la società italiana, e che va ulteriormente arricchendosi grazie al contributo offerto dai nuovi cittadini stranieri che insieme a noi stanno già costruendo l’Italia nuova, impone non solo un civile confronto tra credenti e credenti così come tra credenti e non credenti ma ci spinge alla ricerca di un orizzonte più avanzato di dialogo e collaborazione per il bene comune, nel quadro delle linee tracciate dalla nostra Costituzione.
Un’Italia più libera e giusta
L’Italia sta tornando a crescere. Il Partito democratico deve sostenere e accompagnare l’operato del governo Prodi per superare le tante disuguaglianze - tra il Nord e il Sud, tra giovani e anziani, occupati e disoccupati - che frenano uno sviluppo di qualità. Vogliamo un’Italia più ricca ma anche più libera e più giusta.
Le persone sono più forti delle regole
Il Comitato dei 45 ha approvato un regolamento elettorale che favorisce chi può contare su una forte organizzazione. Ds e Margherita, attraverso i loro più autorevoli esponenti, hanno già dichiarato di appoggiare la candidatura di Walter Veltroni. Nonostante questi limiti sono convinta che in tantissimi, donne e uomini e soprattutto giovani e giovanissimi, che già si sentono democratici pur non militando nei partiti esistenti o sentendosi estranei ai loro apparati organizzativi, si aspettano e vogliono essere protagonisti di questa nuova stagione.
Faccio appello a tutti coloro che guardano con speranza al partito nuovo e non vogliono essere esclusi dal percorso che abbiamo avviato. Entro una settimana devono essere raccolte e presentate 3.000 firme. Fin d’ora chiedo la vostra disponibilità.
Non abbiamo molto tempo e abbiamo bisogno di ognuno di voi.
Con questa candidatura assumo una responsabilità nuova ma non solitaria. E’ un percorso che richiederà molte energie, passione e dedizione. Sarà un impegno quotidiano, a tempo pieno.
E se sarò eletta rinuncerò a qualunque altro incarico. Consapevole del rilievo di questo impegno per la nostra democrazia e il futuro del Paese
mi dedicherò esclusivamente a questo compito entusiasmante che corrisponde ad una grande domanda di cambiamento della politica."


DICHIARAZIONE

di Rosy Bindi

16/07/2007

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" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi