giovedì 27 settembre 2007

Myanmar: Bindi, lotta per libertà orizzonte anche per Pd

"Sono convinta che senza il protagonismo delle donne non si realizza il cambiamento necessario a dare forza ad una vera democrazia".


«In queste ore, mentre in Italia iniziamo la campagna per le primarie del partito democratico, in Birmania la marcia dei monaci buddhisti, testimonia la vastità della protesta popolare e pacifica contro la dittatura militare». Lo dice in una dichiarazione Rosy Bindi, candidata alla guida del Pd. « L’anima di questo movimento è Aung San Suu Kyi, leader della Lega per la democrazia e Premio Nobel per la Pace, da anni agli arresti domiciliari, che ieri ha pregato per pochi minuti con i monaci. Sento che il nostro impegno è con lei e che la nostra speranza per un mondo più libero e più giusto è la sua. Ma sono anche convinta che senza il protagonismo delle donne non si realizza il cambiamento necessario a dare forza ad una vera democrazia. La crescita civile e politica, in Asia come in tutto il mondo, non può dipendere solo dalla logica del profitto e dalle leggi dell’economia, come ci ricorda oggi il Papa, ma esige il riconoscimento e la piena attuazione dei diritti fondamentali della persona umana richiede un impegno costante alla solidarietà e alla giustizia. Questo è anche l'orizzonte ideale del partito nuovo che vogliamo costruire, l'orizzonte e la battaglia di libertà di milioni di donne».






Roma, 23 settembre

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" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi