domenica 27 aprile 2008

CONTRIBUTO AL COORD. COMUNALE PD "ORVIETO"

Finalmente, passate le elezioni, il coordinamento comunale di Orvieto del PD si è riunito ed ha iniziato a dotarsi delle struttura organizzativa. Siamo solo un partito che che è nato sei mesi fa, non è stato possibile fin'ora organizzarsi, con tutti gli appuntamenti elettorali che si sono succeduti !

Per adesso è stato istituito uno "staff" di cinque persone, quasi tutti giovanissimi, che dovranno mettere a punto e proporre, entro il 15 maggio, l'articolazione operativa della macchina del partito: segreteria, comitato, forum e quant'altro. Mi auguro che lo "staff" faccia un buon lavoro e proponga pratiche e contenuti che portino al compimento del "fatidico" cambiamento !

Personalmente ho consegnato al coordinatore comunale di Orvieto "Trap" un contributo, delle riflessioni, che possono dare spunto e suggerimento alla mission dello "staff".

Colgo l'occasione per ringraziare: il Trap dell'invito a partecipare alla riunione, in quanto costituente all'assemblea nazionale del PD ed al coordinamento che mi ha accolto.
Non era scontato, che fossi ben accetta ad Orvieto, io risiedo a Castel Viscardo ed abito ad Allerona Scalo ( parte prima dello stop, terra di Castel Viscardo), un paese che ha dato molto alla politica locale, nel bene e nel male, politicamente vivo ed attivo da sempre, per ultimo il risultato del PD, 59,15% alla camera, migliore in Umbria. Forse è proprio per questo che noi Alleronesi siamo peggio del prezzemolo!

CONTRIBUTO AL DIBATTITO DEL COORD. COMUNALE ORVIETO PD

Il risultato elettorale conseguito, segnerà la vita del nostro Paese per i prossimi cinque anni, vista la compagine degli alleati della coalizione vincente, avrà una forte connotazione politica a favore del potere economico, sarà praticata perciò sul potenziamento dei poteri forti sia economici che sul cosiddetto quarto potere, la comunicazione .

La forbice tra ricchi e poveri sarà sempre più larga, la comunicazione sempre più limitata.

Abbiamo già in parte sperimentato, con la passata legislatura di Berlusconi , non è un caso che in Italia, negli ultimi 7-8 anni la povertà relativa è aumentata, di quella assoluta non è dato sapere, visto che le statistiche sono ferme all’anno 2003. L’Istat ha rilevato nel 2006 che il 19% della popolazione italiana è in condizione di povertà relativa, nel 2004 era pari all’11%, ovvero i consumi non sono superiori alle 967 E. al mese per nucleo familiare ( composto da 2 persone), l’inflazione recepita dai cittadini è circa del 20%.

L’Italia è al 35° posto, sulla lista dei Paesi che classifica la libertà di stampa, è l’ultimo dei Paesi Europei. Sappiamo tutti che il maggior proprietario delle testate giornalistiche e delle televisioni, è anche il più forte personaggio politico dell’Italia, ne consegue il condizionamento legislativo che regola la libertà di stampa, di parola e di pensiero, ed inoltre il mobbing, che all’occorrenza potrà esercitare su direttori di testata e giornalisti.

Non è più un tema di destra e sinistra, dei valori e degli ideali nei quali ci si riconosce, sperando che ancora qualcuno abbia dei credo, ma è questione di chi detiene il potere economico e di chi non ce lo ha,di ricchi e di poveri.

L’avanzata del liberismo a livello globale, ha esaltato il potere economico, riducendo la politica a servizio dello stesso. Quale rimedio è possibile affinché si possa raggiungere una equa distribuzione presso la popolazione, della ricchezza prodotta? C’è chi rispolvera il modello Keinesiano, chi vuole ritornare alla lotta di classe, chi propone modelli innovativi per le politiche di mercato, chi preferisce barricarsi nei propri confini, illudendosi di farla franca nei confronti della globalizzazione. Si evince, che un modello risolutivo della questione non è ancora definito, ovvero una regolamentazione del mercato libero, comunque, sembrerebbe che una base comune, condivisa dalla maggior parte dei politici e degli economisti europei esista, regolamentare e normare in base al principio della democrazia.

Nel prossimo quinquennio, il PD dovrà garantire la democrazia interna al Paese e farsi promotore di leggi sia a livello nazionale che europeo, che vadano a vantaggio delle classi sociali più deboli. Inoltre dovrà continuare ad interloquire con il mondo economico, con il sistema delle imprese, per creare le basi di un nuovo patto sociale, non cedendo, a differenza di altri partiti, alla tentazione di semplificare ed agevolare i profitti di pochi eletti, ma bensì concordando una strategia politica di sviluppo che porti benessere all’intera collettività.

Trasferito quanto sopra detto nel nostro micro sistema, implica un grande sforzo di tutti gli amministratori pubblici e dei dirigenti di partito, ad una grande apertura nei confronti di tutti i cittadini e del sistema impresa, iniziando a capire chi siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo andare.

Senza un’analisi attenta del nostro territorio ed una conoscenza dei bisogni reali, della domanda e dell’offerta, non si potrà costruire un nuovo progetto politico di sviluppo, che abbia per obbiettivo l’equa distribuzione della ricchezza.

Tutti dovranno essere attori principali, sentirsi parte essenziale, autori di un progetto, che rilanci e dia certezze al futuro nostro e delle prossime generazioni.

Come anticipato dal Coordinatore Comunale di Orvieto, l’istituzione di forum a tema, aperti a tutta la cittadinanza, saranno l’inizio di questo processo partecipativo e decisionale. Si auspica, perciò un immediato step, in sede di partito, sull’attuazione del programma dell’amministrazione ed un approfondimento dei vari temi che gravitano intorno alla macchina comunale ed anche un’analisi delle condizioni sociali delle fasce più deboli della cittadinanza, degli anziani, dei disabili, dei giovani e delle donne, da qui la realizzazione dei forum.

Amministratori pubblici e organi di partito, dovranno lavorare in tandem, progettare e gestire insieme, tutte le fasi che daranno vita ad una nuova politica, ad un nuovo modo di concepire i luoghi che abitiamo, ad un nuovo sviluppo a dei migliori servizi.

A tal riguardo, ben venga, l’istituzione di un forum incentrato sullo sviluppo e le politiche di area vasta, del comprensorio, aperto perciò alla rappresentanza della popolazione, in tutte le sue forme. E’ ferma la convinzione della realizzazione della rete, della politica e dell’economia messi a sistema. Il modello di sviluppo delle Regioni del nord-est d’Italia, sono l’esempio, dalla crisi economica sono appena sfiorate, grazie alla rete ed alla capacità di innovarsi e trasformarsi della miriade di piccolissime, piccole e medie imprese presenti sul territorio, collocate sia in pianura che in montagna, sia che operino in ambito industriale, nei servizi, nel commercio o nell’agricoltura. La Città di Orvieto insieme al territorio, dovrà riassumere un ruolo centrale, politico e programmatico comune, condiviso, per migliorare il benessere dei nostri cittadini ed elevare il loro livello di qualità della vita.

Nell’immediato, per iniziare il processo di partecipazione interno ed esterno al partito, per far meglio circolare l’informazione ed innalzare qualitativamente la comunicazione, è auspicabile, che ad ogni assemblea degli organi di partito,riunione dei forum o delle semplici iniziative, vengano redatti dei verbali e riportati sul sito del PD, anche comunicati stampa, che facciano conoscere al vasto pubblico l’operato del partito. Redigere i verbali delle assemblee degli organismi interni, è di fondamentale importanza, garantiscono l’autenticità e la veridicità di tutti i contributi verbali e dimostrano, ai cittadini, la grande apertura e democrazia che il Pd si è prefissato di darsi, come è scritto sullo Statuto e sul codice Etico.

E’ indispensabile perciò, un nucleo operativo che si dedichi alla comunicazione, interna ed esterna, che studi nuove forme d’interazione e d’informazione, che investa tutta l’opinione pubblica.

Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta al mondo “degli invisibili”, di coloro che non hanno la forza rappresentativa per influire sui processi decisionali,i bambini, le donne, i giovani,gli anziani, i diversamente abili, gli immigrati. Ottimale, sarebbe dedicare a queste classi sotto rappresentate nei luoghi del potere, dei forum che affrontino, analizzino e propongano, soluzioni e programmi ,che mirino all’inclusione ed alla parificazione nello stato sociale.

La grande mole di lavoro che spetta al partito nuovo, è complessa, di non facile esecuzione. Non si può sfuggire a ciò che è stato promesso ed a ciò che viene richiesto, sia dal popolo di sinistra, di centro, che di destra, occorre assumersi la responsabilità . La democrazia partecipativa, base fondante del PD, richiede un notevole sforzo, è certo, che una volta avviata porterà dei risultati ottimali, che soddisfano l’intera collettività e rilanciano e rinnovano il modo di fare politica, quella, con la “P” maiuscola.

Orvieto 24 aprile 2008

Costituente all’Assemblea Nazionale del PD

Silvia Fringuello

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