Io sono una dei famosi/e 15 ,detta
anche: carbonara (al femminile), vecchia, navigata, straniera,
brigantessa, zitella, puttana ecc ecc e quindi da oggi, anche
"perdente" che, come in molti auspicano, non si asservirà mai al vincitore ! Perché
viva Dio, sono una donna libera ! Ho perso e vinto nella vita
tantissime volte e, nel primo caso non mi sono mai messa al servizio
di nessuno e nel secondo caso, non ho mai preteso di avere dei
servitori perché, a differenza di molti, provo a rispettare le
persone ed il loro pensiero. Ciò significa anche, che il vincitore
deve adoperarsi ad avere sempre più maggior consenso per rimanere
tale e non il contrario, ed il perdente, per far convergere verso di
lui il vincitore e trovare una mediazione, deve mantenere le proprie
posizioni. In democrazia sta roba si chiama " Maggioranza ed
Opposizione" ed io mi definisco un' "oppositrice". Nel
caso specifico il segretario Scopetti in un anno appena è riuscito a
dimezzare il suo consenso ( congresso unitario 2013) ed addirittura a
far assumere ai suoi "fidi" sostenitori quasi tutti
(congresso 2012) il ruolo di opposizione., compresa la sottoscritta.
La maggior parte delle accuse che ci vengono mosse fanno riferimento
alla nostra perdita di "posizioni" , "poltrone" e
così via, dimenticando che dei 24 che ieri sera sono stati contrari
al documento del segretario la maggior parte non ha mai investito
cariche istituzionali e chi l'ha ricoperte lo ha fatto circa 7/10
anni fa e credo che non ne sentano ne il bisogno e ne la mancanza,
possono tuttavia,( almeno questo) avere la volontà di spendersi per
la loro città.
Allora la domanda dovrebbe sorgere spontanea ! Come
mai coloro che hanno dato fiducia fin dall'inizio a Scopetti
“segretario”, a Scopetti = Cambiamento, a Scopetti
l'”innovatore” che ci hanno messo la faccia creandosi intorno
non pochi nemici, oggi non gli credono più ? Perché non hanno avuto
la “poltrona”? La mia risposta è no, anzi a dire il vero, nel
mio caso, è stato l'unico segretario che intendeva valorizzare il
mio “profilo” (così lui lo chiamava e così mi disse) è stato
proprio Scopetti, non mi era mai successo ! E sicuramente non
succederà mai più ! Quindi se avessi voluto uno “strapuntino”,
“una poltroncina” forse, me li avrebbe “concessi”. La
risposta esaustiva alla domanda è nel documento programmatico
“Insieme per un cambiamento progressivo” e nel documento
presentato dai famosi 15 al precedente coordinamento, in sintesi
dichiaro, che l'attuale gestione politica del partito è: inadeguata,
poco democratica, esclusiva ed in competizione con il Sindaco
insomma, devo dare ragione a chi in occasione del congresso 2012 mi
avvisò dicendomi: “ guardate state attenti, che il partito non si
può trasformare in un' associazione !” Beh ! Si è verificato di
più ! Ieri sera, mi è stato chiesto di approvare un documento di
ri-organizzazione del PD che oltre ad essere contraddittorio con lo
Statuto Nazionale e Regionale, è fondato su di una concezione di
gestione aziendale ed in allegato c'é anche un flow chart che si
riferisce ad un' organizzazione aziendale, con ivi compreso il nucleo
di valutazione !
A seguito di questa votazione occorre
prendere atto che il PD di Orvieto sulla visione e gestione del
partito è spaccato come una mela, il segretario deciderà come
gestire questo risultato. A differenza di tanti, non sono
preoccupata, anche nel recente passato abbiamo dimostrato che nel
momento opportuno, l'unità d'intenti viene raggiunta, il nostro
partito è democratico, si chiama PD, e grazie alle regole già
esistenti, del suo Statuto, è un luogo dove è ancora possibile
dibattere ed esprimersi liberamente. Lo sapevate che.....nel giro di
10 minuti possiamo votare lo stesso documento 3 volte, 2 con alzata
di mano e 1 per dichiarazione di voto ?
Hasta Luego Amigos
Riporto una parte del mio intervento al coordinamento comunale del 15.12.14
........Sono
convinta che insieme potremmo realizzare un cambiamento progressivo
per la nostra città ma solo se:
abbiamo
un'idea di partito fondato sul modello della democrazia partecipativa
e non su di un flow chart che descrive un organizzazione aziendale
con ivi compreso il nucleo di valutazione.
Solo
con la partecipazione attiva ed il contributo fattivo dei cittadini
noi possiamo uscire dalla crisi migliorare le nostre condizioni,sia
in termini di qualità della vita che economici.
Zigmunt
Bauman sostiene che oggi, in una società fondata sul consumismo
esasperato, è povero anche colui che non è omologato ai suoi simili
in termini di consumi, quindi, a differenza del passato la povertà
non è più sinonimo di fame, ma è il disagio sociale che vive e
percepisce il singolo individuo. Per combattere questo stato, questa
solitudine, l'unico strumento a disposizione è l'inclusione del
singolo in un processo decisionale collettivo e farlo cooperare ad un
progetto di crescita, coinvolgerlo in un cambiamento progressivo,.
Insieme
si può, questo dovrà essere da ora in avanti il nostro motto, il
motto del PD di Orvieto.
Da
questa conferenza ho grandi aspettative, m'immagino fin da subito, da
domani, che il mio PD, I suoi dirigenti attivino subito una grande
mobilitazione, di tutti gli iscritti, I simpatizzanti,
gl'amministratori, I corpi intermedi ed I singoli cittadini (lo
vogliamo chiamare un richiamo alle armi?) per decidere insieme sulle
sorti del nostro futuro, per progettare e cantierare ogni iniziativa
percorribile atta al miglioramento della drammatica situazione
economica/sociale in cui versa il nostro territorio.
Per
dare inizio a questo processo occorre un solo ingrediente, l'amore
per se stessi e per il prossimo, l'ostacolo economico non è una
motivazione valida per far naufragare l'idea, il progetto. Il Pd con
la forza del volontariato, come lo è per la maggior parte delle
associazioni nazionali, può dar vita ai cambiamenti progressivi, il
partito riconquistando la fiducia e la credibilità dei suoi iscritti
e simpatizzanti con azioni concrete e tangibili, riuscirà anche a
far migliorare la sua condizione economica-finanziaria, ne sono
sicura.
Ma
se invece, di questa conferenza, ne rimanesse soltanto l'ennesimo
elenco scritto di buoni propositi e di appelli gridati, avremmo di
nuovo tradito le aspettative di tanti iscritti e simpatizzanti che
ancora ci seguono, che ancora nutrono in noi la speranza.
La
politica la fanno le persone, gli uomini e le donne. I fatti di
cronaca degl'ultimi giorni non giovano affatto alla salute del nostro
partito e nemmeno a chi vi appartiene, io provo disagio, prima
Milano, poi Venezia ed infine Roma, la questione morale è un nostro
problema che dobbiamo a tutti i costi risolvere. Come? Dimostrando alla
collettività il buon esempio nella vita pubblica e privata, a
partire dal rispetto delle nostre regole interne, dal nostro statuto
e quindi cari tutti, è ora di farla finita di ricorrere a doppi e
tripli salti mortali, ad artifizi vari sulle regole atti al
raggiungimento dei propri obiettivi personali ed a difesa delle
proprie postazioni ! Anche dal rispetto delle regole, si misura
l'integrità morale del singolo individuo !.........
Nessun commento:
Posta un commento