domenica 16 maggio 2010
ALLA RICERCA DISPERATA DI GETTITI SICURI.......IL FANTASMA DELLA GRECIA LO ABBIAMO IN CASA !
Alla ricerca disperata di gettiti sicuri ed immediati.........a pagare come al solito è la costellazione dei "dipendenti", ovvero di coloro che "dipendono", questa volta è il turno "dei pubblici".Un piccolo "azzardo sulle "pensioni d'oro" e sulla casta dei parlamentari ma.......nessun accenno all'innalzamento delle tassazioni delle rendite finanziare ed alla lotta contro l'evasione, anzi si prevedono condoni.
Noterete,che gli altri paesi non si discostano dall'impostazione della finanziaria italiana, siano essi di centro destra che di centro sinistra. L'acqua è alla gola, il mercato deregolamentato detta legge, ciò che il liberismo ha seminato adesso raccoglie. Sveglia! Dico al popolo "dipendente", difendete almeno i diritti acquisiti!
Quale sarà il finale di tutta questa vicenda? Credo, che ancora una volta l'Italia si "salverà", come negli anni '70, con il lavoro nero e con l'auto gestione.
Che amaro in bocca!
A presto. Silvia
Il governo studia il blocco delle finestre sulle pensioni da luglio
di Dino Pesole
ROMA - Il governo accelera sulla previdenza, con gli interventi allo studio per le "finestre" di uscita del 2011. E spunta a livello tecnico, come «ipotesi di riserva», anche la possibilità che il blocco delle finestre pensionistiche investa già le uscite per anzianità e vecchiaia in programma per il 1° luglio, per un risparmio valutato tra gli 800 milioni e un miliardo. L'ipotesi viene accreditata da fonti parlamentari e sindacali, mentre dal governo si mantiene sull'argomento uno stretto riserbo.
Ne sarebbero comunque esclusi alcune tipologie di lavoratori, tra cui i cassintegrati. Tra i tagli che compongono il menu della manovra correttiva in via di preparazione entra il mancato rifinanziamento della detassazione al 10% per gli straordinari e i premi di produttività del settore privato, in sostanza la parte variabile del salario. Misura introdotta nel 2009 in via sperimentale per favorire l'incremento della produttività e prorogata dall'ultima Finanziaria. Il mancato rinnovo consentirà di risparmiare 860 milioni. Nel capitolo previdenza potrebbe entrare anche l'aumento dell'età pensionabile per le donne del settore privato, ma allo studio vi sarebbe anche un nuovo contributo di solidarietà sulle sulle cosiddette «pensioni d'oro». Trova conferma anche la stretta sulla corresponsione delle pensioni di invalidità, sulle quali verranno effettuati nuovi controlli.
Come di consueto nelle fasi di preparazione delle manovre di finanza pubblica, anche in questo caso la ricognizione preliminare si infittisce di possibili misure allo studio. Poi spetterà al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e al Consiglio dei ministri nella sua collegialità operare le scelte finali. «Prepariamoci a tempi di contenimento del perimetro pubblico» ha osservato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. «Sappiamo bene che occorre una migliore dislocazione del personale nelle pubbliche amministrazioni. Al tempo stesso riformeremo il sistema fiscale attraverso un percorso a forte impronta equitativa». È la conferma che il pubblico impiego sarà uno dei capitoli centrali della manovra correttiva biennale da 25 miliardi (12,8 miliardi sul 2011), il cui varo è atteso per i primi di giugno. I risparmi vengono quantificati in circa 5 miliardi.
Il menu allo studio va dal blocco dei rinnovi contrattuali 2010-2012 (una partita che vale 5,3 miliardi nel triennio) a quello del turn over (in scadenza a fine anno), il congelamento temporaneo degli aumenti per il personale pubblico non contrattualizzato. Trova conferma anche il possibile prelievo delle risorse dirette ai Fua (fondi unici di amministrazione) che consentono di fatto l'autofinanziamento delle attività extra bilancio delle amministrazioni pubbliche nella stesura dei contratti di secondo livello. L'intervento vale circa un miliardo nel biennio.
La panoramica delle misure allo studio comprende anche il possibile raddoppio (da tre a sei mesi) del tempo di attesa per corrispondere agli statali il trattamento di fine rapporto. Viene in sostanza ripescata l'analoga norma, poi accantonata, inserita nel decreto anticrisi del luglio 2009 poi dichiarata inammissibile alla Camera. Stando alle disposizioni in vigore, la buonuscita è liquidata dall'Inpdap entro tre mesi. Trascorso tale periodo, scatta l'interesse del 5% a carico dello Stato. Il risparmio si otterrà per effetto dello slittamento nella corresponsione degli interessi.
Quanto alla proposta avanzata dal ministro leghista Roberto Calderoli di un taglio del 5% sugli stipendi di parlamentari, ministri, alti funzionari pubblici e super manager, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto precisa. «È il governo nel suo insieme che deve decidere». Di certo se si dovranno fare dei sacrifici «è giusto che siano i politici farli per prima», commenta il presidente del Senato, Renato Schifani. «È solo uno slogan», taglia corto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Sul fronte fiscale, si conferma il possibile giro di vite sui giochi on line, e il potenziamento della lotta all'evasione internazionale. Il pacchetto potrebbe essere affiancato da un primo insieme di misure per semplificare il rapporto tra fisco e contribuenti. In arrivo poi una sorta di regolarizzazione per gli immobili "fantasma" identificati dal l'Agenzia del territorio.
I sindacati sono in allarme per i prospettati interventi su previdenza e pubblico impiego: «La manovra finanziaria, se confermate le indiscrezioni, si prefigurerebbe come una mannaia per i dipendenti pubblici e per i pensionati», osserva Rossana Dettori, segretario generale dell'Fp-Cgil. Dall'opposizione la presidente del Pd, Rosy Bindi giudica "singolare" che per due anni il governo «abbia detto che la crisi non c'era, e ora invece annuncia una manovra assolutamente tradizionale con tagli lineari che vanno a colpire in maniera indiscriminata i servizi».
Le misure allo studio
Stop alla detassazione del salario di produttività Tra le ipotesi allo studio c'è la possibilità di non rifinanziare la detassazione del 10% della parte variabile del salario legato alla produttività, norma confermata nella finanziaria 2010
Stretta sulle finestre per il pensionamento Risparmi potrebbero essere reperiti con una chiusura delle finestre per il pensionamento di anzianità e di vecchiaia. Ma sono previsti risultati anche dalla stretta sulle false invalidità
Lotta a giochi clandestini e all'evasione fiscale La lotta all'evasione fiscale, soprattutto internazionale, e ai giochi clandestini online per garantire in totale maggiori incassi per 16,6 miliardi nel 2010 rispetto ai 9,1 realizzati nel 2009
Blocco ai contratti e al turn-over nella Pa Verrebbe rinviato il rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2010-2012 e prorogato il blocco del turn-over. Trova conferme l'ipotesi di un allungamento deitempi per pagare le liquidazioni
Razionalizzazione e chiusura di enti inutili Oltre alla circolare del ministro dell'Economia sull'utilizzo di sedi e spazi negli uffici pubblici si punta a nuove razionalizzazioni e chiusure di enti pubblici e amministrazioni inutili
Taglio agli emolumenti legati a incarichi politici La quota di partenza è il 5%, di cui per ora ha parlato il ministro Roberto Calderoli. L'ipotesi è di tagliare gli emolumenti di politici e alti funzionari come già hanno annunciato altri paesi dell'Ue
Fonte: ilsole24ore.com
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