domenica 31 gennaio 2010

PRIMARIE 7 FEBBRAIO 2010 - LA MIA PRESIDENTE ALLA REGIONE UMBRIA E’ DONNA: CATIUSCIA MARINI



E’ da tempo che non scrivo sul mio blog, ultimamente ho preferito pubblicare notizie e commenti di altri, che colpivano la mia attenzione, non sentivo la necessità di raccontare niente di ciò che stava accadendo in ambito politico sia a livello locale che regionale. Tutti parlano, tutti dicono la loro, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, non trovo più un filo logico collettivo nella discussione, che la guidi in un qualsiasi senso. Mi auguro che lo stato confusionale si stia dissolvendo, come la nebbia al mattino…… inizio ad intravedere la luce…….

Certo,il cambio di gestione amministrativa del Comune di Orvieto ha provocato nella politica locale sia di destra che di centro sinistra, un ribaltamento dei ruoli, chi si trovava in minoranza nella passate sindacature si è ritrovato al governo e così chi era maggioranza ora è nei banchi dell’opposizione. E’ difficile immergersi nel nuovo mandato, ritrovare un assetto, una nuova connotazione identitaria, che riunisca gli intenti e le prospettive di coloro che per fortuna o per loro malgrado si ritrovano ad investire nuovi compiti e nuove responsabilità. Comunque, sembra, che un “verso” i nostri politici lo hanno preso, stanno lavorando per i propri cittadini, il proprio elettorato, per il bene della città, anche se, qualcuno non si è arreso all’evidenza dell’attuale situazione politica, ovvero che il centro sinistra non governa più la città di Orvieto, ma può solo condizionare l’azione di governo grazie ai numeri in consiglio, ( ultima uscita dei Comunisti Italiani: un posto in giunta! Bha! Nel mio paese si dice: “S’è rivulticato el monno!”).

Altro argomento, cogente di questi giorni, è la candidatura a Presidente della Regione Umbria. Da dirigente regionale del PD posso solo dire: EVVIVA IL PD!
A molti stonerà o penseranno che sia diventata matta ad esclamare lodi al mio PD ed invece questa sera posso convintamene affermare che mi ritengo fortunata di essere e di esserci in questo partito.

Gli ultimi fatti hanno dimostrato che il nostro è veramente un partito democratico e non è ne totalitarista, ne alla comunista, ne alla Berlusconi, ne alla fascista. Alcuni interpretano la nostra pluralità, la nostra diversità come un cancro che ci porterà all’implosione e quindi ad ulteriori scissioni e fuoriuscite, penso invece, che nel Pd le opportunità sono alla portata di tutti e di tutte le idee che si riconoscono nei principi fondanti del partito e che con il confronto interno ed esterno attraverso i propri iscritti ed elettori, ( primarie), si possano raggiungere risultati insperati, che la politica dei “caminetti” non ha mai concretizzato. Personalmente, ne sono l’esempio vivente ! Non sarei mai stata “scelta” (detta anche cooptazione),, ne come persona e ne per l’idee per andare a ricoprire ruoli di dirigente nazionale e regionale se non avessi avuto l’opportunità delle primarie! Sicuramente per parteciparvi è fondamentale una buona dose di coraggio, nervi saldi e propensione alla sfida, altrimenti la serrata competizione ti schiaccia, ti finisce.
L’attenzione che gli iscritti e gli elettori devono prestare e rivolgere è riguardo alla bontà delle candidature, analizzare i loro contenuti ed il loro valore, cogliere la sottile ed insidiosa differenza tra un candidato motivato dalle sole logiche del potere e tra quello che invece crede e si spende per una causa, per il bene di tutta la collettività e non solo di quella che lo sostiene.

Entrando nel merito della selezione per la candidatura a Presidente della Regione Umbria, sono stata coinvolta per la prima volta, in queste due ultime settimane ad una vera e propria cernita e valutazione del candidato “giusto”.

Tramontata la candidatura di Maria Rita Lorenzetti a causa dell’impossibilità di partecipare alle primarie, visto che il nostro statuto prevede che gli incarichi istituzionali per più di due volte consecutivi non possono essere ricoperti ( nessun altro partito ha questa regola), appresa l’autocandidatura di Agostini presentata grazie alla possibilità che viene data con la semplice raccolta di firme del 10% dell’assemblea regionale del PD, si è innescata una vera e propria ansia da “successione” sia all’interno del Pd che nella coalizione.
Succedere ad una figura autorevole e competente come la Lorenzetti non è cosa facile, trovare un personaggio che possa proseguire il buono del governo della passata amministrazione e nel contempo che sappi innovare e rinnovare vecchi schematismi e conservatorismi tipici della nostra regione non è altrettanto facile. Qui c’è in ballo il nostro futuro!

La paura del cambiamento in questi giorni era palpabile in qualsiasi angolo delle mura del PD in piazza della Repubblica a Perugia, le facce dei membri dell’assemblea perse, il timore che non si potesse trovare una candidatura condivisa dalla stragrande maggioranza del partito ci ha consumato, il conservatorismo diffuso all’interno dell’organismo ha impedito fino all’ultimo di dare libero sfogo alle nuove energie interne, ma alla fine è emerso il sale del PD, la scelta del proprio Presidente spetta agli elettori ed ai simpatizzanti e non ad un popolo di pochi eletti, quale l’assemblea regionale del PD ! Lo statuto prevede che la selezione delle cariche istituzionali deve avvenire attraverso le primarie, addirittura anche i candidati a consigliere regionale nella lista del Presidente dovrebbero essere selezionati attraverso il voto degli elettori, ma da noi i tempi ancora non sono maturi per arrivare a tanto!

E così stasera abbiamo tre candidati presidenti che si confronteranno alle primarie del 7 febbraio 2010 : Mauro Agostini ( ho appreso che si è ritirato dalla competizione dopo aver scritto questo pezzo, BHA! Il mondo è bello perchè è vario!), Gianpiero Bocci e Catiuscia Marini. Tre figure di alto spessore, di caratura nazionale, la crema del PD. La loro candidatura nasce all’interno del PD in tre modi diversi: Agostini si autocandida all’assemblea regionale presentando una propria idea dell’Umbria il suo motto è “ Nuovo, Nuovo, Nuovo, Qualità, Qualità, Qualità e…….Dilatazione”; di Bocci ancora non conosco il suo motto ma sicuramente vuol essere una candidatura di testimonianza e pesatura della sua anima all’interno del PD chiamata “Quarta Fase”, se fosse questa la motivazione non la condivido assolutamente, la pluralità deve emergere nei programmi e nelle idee e non solo nei numeri! Capisco che esistono problemi di riconoscimento e d’ identificazione all’interno del PD ,delle varie sensibilità siano esse dei cattolici, della sinistra ecc, ma è solo con il dialogo che si possono smussare le ultime resistenze all’apertura alla diversità; poi Catiuscia Marini, che non ha mai presentato la propria candidatura ma bensì le è stata chiesta dalla maggioranza del partito, lei si è soltanto resa disponibile ed ha sempre detto che solo se ci fosse stata una larga maggioranza, convinta della bontà della sua candidatura avrebbe partecipato alla corsa delle primarie, altrimenti sarebbe stato meglio un/a altro/a al suo posto.
Ho sostenuto la sua candidatura, anzi anche io le ho chiesto di candidarsi, perchè il suo bagaglio di esperienza, la sua concezione innovativa del “sistema regione”, la sua intenzione di cambiare in meglio ciò che fino ad oggi è stato fatto per i nostri cittadini mi ha convinta. Lei esula dalle logiche spartitorie pre-elettorali, all’inizio del suo intervento ha detto : “ Sono la candidata Presidente del PD alle primarie, attraverso di me prende corpo la vostra idea di regione e del Presidente che vogliamo in quanto cittadini e cittadine dell’Umbria, la mia candidatura è una candidatura collettiva e non individuale………non presenterò il mio programma per la nostra regione, ma solo alcuni punti che riguardano il metodo e l’idea di governare, il programma dettagliato sarà stilato da tutto il PD una volta fatte le primarie……….. la squadra che guiderà la regione, se vinco io le primarie, verrà decisa dal PD, insieme alla coalizione di centro sinistra……..”

L’approccio della sua presentazione è totalmente innovativo, coglie in pieno lo spirito, l’essenza delle primarie e dunque del Partito Democratico, ovvero “inclusivo” e non esclusivo, aperto al contributo di tutti e lo trasferisce anche nel metodo di amministrare la “cosa “ pubblica. Questo è il suo punto di forza, una visione rivoluzionaria ed innovativa della gestione del potere, basata sull’ascolto, condivisa, che porta alla determinazione di una sintesi collegiale.

Il 7 febbraio, tra una settimana, un’altra occasione di cambiamento ci viene incontro, un’altra opportunità da cogliere, da prendere e fare nostra, non facciamocela sfuggire, non sciupiamola come abbiamo fatto ad Orvieto ( che risultati! L’anatra zoppa ed un Sindaco che non sa dove mettere le mani! ), esercitiamo in autonomia la democrazia, noi decidiamo del nostro futuro, con la nostra partecipazione, con il proprio voto. Partecipiamo alle primarie e scegliamo il Presidente e……..speriamo che sia femmina !

In bocca al lupo Catiuscia !

NB: Un ringraziamento particolare al segretario Lamberto Bottini.........che pazienza! Io non ce l'avrei fatta !

A presto. Silvia

PUBBLICO UNO DEI TANTI COMMENTI CHE ARRIVANO AL MIO BLOG, QUESTO FA PROPRIO SPECIE! NON PUBBLICO L'ACRONIMO DELL' "INTELLIGENTISSIMO" FAUTORE E NE I NOMI DELLE DONNE POLITCHE CHE CITA......NON OCCORRE...... A VOI LE DEDUZIONI:

"Salve..!
Antepongo le mie scuse, ma...

a mio avviso, conoscendo a fondo la psichiche della donna che funziona in modo intermittente: + donne in polica = maggoir caos nella società..

Vi credete alla pari degli uomini: ma dovreste dapprima scrivere una mail al "Creatore" che vi sostituisca cervello e renderlo raziocinante come quello dell' UOMO..."

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" Il primo compito del Partito Democratico deve essere quello di restituire credibilità alla politica". Rosy Bindi