Il blog di Silvia Fringuello: REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO " LA GIUNTA NON VA BENE! SONO ASSENTI LE DONNE ! "

venerdì 5 agosto 2011

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO " LA GIUNTA NON VA BENE! SONO ASSENTI LE DONNE ! "

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

"...........In conclusione, il ricorso deve essere accolto, non avendo il Presidente della Giunta Regionale né compiuto la necessaria attività istruttoria volta ad acquisire la disponibilità alla nomina di persone di sesso femminile, né avendo motivato adeguatamente le ragioni della mancata applicazione del principio di cui all’art. 51 della Costituzione.

I provvedimenti impugnati vanno quindi annullati, dovendo il Presidente della Giunta Regionale procedere alla nomina dei nuovi assessori tenendo conto dei principi contenuti nella presente decisione.

Attesa la novità e complessità della questione sussistono giusti motivi per compensare tra le parti le spese processuali."

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Cagliari/Sezione%202/2010/201001111/Provvedimenti/201100864_01.XML

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Mi presento...

Silvia Fringuello, ho 48 anni; sono madre di due ragazze, Matilde e Rachele,sono stata lavoratrice autonoma per 26 anni,attualmente presidente della Cooperativa Progetto Adeia. Le mie grandi passioni: il mare e la politica. Perché? Entrambe, per me, simboleggiano la libertà dell’individuo, fisica e mentale. Non amo far parlare di me e mettermi in mostra.Fin da ragazza  impegnata in varie organizzazioni associative e politiche,sono stata consigliera comunale del Comune di Allerona e Castelviscardo ed assessore con deleghe al bilancio ed al patrimonio della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana e, attualmente, sono la presidente di Emily in Italia Umbria, associazione che promuove le donne nella politica e nelle professioni,membro dell'assemblea regionale e provinciale e della direzione regionale e provinciale del PD,eletta nella conferenza nazionale delle donne del PD e faccio parte dell'esecutivo regionale della conferenza delle donne del PD. Tra lavoro e ruolo materno, sono ben 28 anni che insisto nel fare politica. Mi rifiuto di appartenere alla “casta” e nemmeno mi sento una “professionista” della politica; anzi, cara mi è costata questa passione! Mi ostino a credere che la politica, se fatta bene, migliora e trasforma in meglio le condizioni materiali e intellettuali di ogni abitante del pianeta. Se la nostra Nazione è una Repubblica costituzionale, democratica, libera, è grazie alla politica e agli uomini e alle donne che vi si sono impegnati.Nella mia microrealtà, in questi anni sono riuscita, lavorando insieme a colleghi e amici, a raggiungere qualche positivo risultato, sia nell’ambito politico che in quello dei servizi rivolti alla cittadinanza.I più importanti:
il primo laboratorio dedicato alle attività ludiche per i bambini tra 18 mesi e 3 anni ad Allerona Scalo;
il servizio di scuolabus urbano;
il confronto e la collaborazione tra istituzioni e cittadini attraverso la forma partecipativa delle consulte comunali;
l’immissione di regole trasparenti nelle procedure di concessione e stesura di progetti di sviluppo sostenibile dei beni immobiliari demaniali gestiti dalla Comunità Montana;
l’abbassamento degli indici di costruzione, e quindi della cubatura, nel piano regolatore del Comune di Castel Viscardo;
il sostegno politico all’inserimento del casello Orvieto nord nel piano regolatore del Comune di Orvieto;
il sostegno alla permanenza a Orvieto della Caserma dell’Aereonautica; ho lavorato alla stesura dello statuto nazionale  e regionale del Pd in particolare alla regolamentazione della democrazia paritaria. Fermamente convinta dell’alleanza di centro sinistra quando, in controtendenza alle logiche di governo nazionali, la città di Orvieto fu tra le prime realtà d’Italia ad essere governata da nuove e diverse forze politiche, sono stata fautrice, in seno alla Comunità Montana, del primo gruppo consiliare dell’Ulivo in Umbria; Sono, da sempre, sostenitrice di politiche di sviluppo sostenibili ed eco-compatibili, che rispettino il rapporto armonico tra persona e natura e non compromettano la vivibilità del pianeta per noi e per le generazioni future. Ho sempre favorito la partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali e promosso le donne nei luoghi delle responsabilità e delle scelte, nelle professioni, nelle espressioni culturali ed intellettuali, organizzando anche eventi istituzionali che possano aiutare la conoscenza del mondo femminile, quali la manifestazione “Essenza Donna”. Per quanto riguarda il mio impegno nell'attività associazionistica in Emily, i risultati fino ad oggi raggiunti sono decisamente ottimi. Siamo, infatti, riuscite a permettere l'accesso di nuove donne nei luoghi decisionali della politica locale, regionale e nazionale. In particolar modo nel processo di costituzione del Partito Democratico, al primo congresso del Partito Democratico, alle elezioni amministrative del 2009 e per ultimo abbiamo contribuito insieme alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Perugia, con una proposta articolata basata sul concetto di democrazia paritaria art. 51 della Costituzione Italiana, alla nuova legge elettorale della Regione Umbria.Inoltre abbiamo promosso e supportato con azioni positive atte al raggiungimento degli obiettivi delle altre associazioni femminili del territorio, la più importante, l'apertura ad Orvieto del "telefono donna", dedicato alle donne che hanno subito violenza,gestito dall'associazione Albero di Antonia.
In epoca di crisi siamo oggi chiamati, uomini e donne, giovani e vecchi, a rinnovare, innovare, migliorare la politica. Gli obiettivi del Partito Democratico devono essere incentrati sulla partecipazione democratica dei cittadini ai processi decisionali. Il Partito Democratico deve essere rappresentativo di tutte le espressioni della società civile e curare l’interesse generale di tutta la collettività, non gli interessi di pochi; deve restituire dignità e autorevolezza alla politica, contenere i valori che hanno ispirato la costituzione italiana; deve avere l’indispensabile capacità di rimettere in moto il nostro Paese, che soffre di forti ritardi nello sviluppo sociale ed economico. Ho scelto Rosy Bindi alle primarie costitutive del PD nel 2007: per un Partito Democratico, davvero. Rosy è l’unica che interpreta nel giusto modo lo spirito e i buoni propositi con i quali il partito è nato: per il coraggio, tipico delle donne, che le consente di fare scelte autonome e spesso contro corrente, per quella sensibilità femminile che le permette di recepire ed intercettare le esigenze e le proposte che esprime la società civile;
per l’approfondita conoscenza del nostro sistema Italia e della sua cultura, ricca e colorita, ma a volte anche conservatrice e discriminatoria;
eticamente corretta, integra, sana, con un alto senso di responsabilità, ha dimostrato di essere la più partecipativa e democratica, istituendo le primarie delle primarie in occasione dell'appuntamento del 14 ottobre 2007, e permettendo così la scelta di candidati e candidate ai cittadini partecipanti. 
Proprio in occasione delle primarie per la costittuzione del Pd sono stata eletta costituente nazionale nella lista Bindi. Successivamente al primo congresso del PD, insieme a Rosy, abbiamo aderito alla mozione Bersani,l'unica delle tre presentate, che ribadiva ed abbracciava tutti i valori ed i concetti costitutivi del PD e dunque con queste basi prosegue la costruzione del grande partito popolare. 
Raccolgo la voce di tutte quelle donne che soffrono condizioni di disagio quotidiano a causa del loro genere, ma anche di quelle che hanno raggiunto i loro obiettivi e sanno quale valore aggiunto sia, per la società, la loro presenza vincente, e quella degli uomini che credono nelle capacità femminili e non hanno timore del “gentil sesso”. E’ tempo che le donne abbiano più voce anche nei luoghi del potere, e che programmino e decidano il proprio futuro e quello della collettività. All'appuntamento del 14 ottobre 2007, tutti noi, uomini e donne, abbiamo avuto la responsabilità di cogliere il “momento del cambiamento”. Non capita tutti i giorni che due grandi partiti, con storie radicate nel tempo, si mettano in discussione, si sciolgano, per dar vita a una nuova forma partito che abbia contenuti e valori che siano espressione di una forte e variegata rappresentanza della società civile. E’ stata un’occasione unica, irripetibile.Abbiamo ancora l’opportunità di creare il nostro futuro, soddisfare le nostre aspettative, cambiare chi ci rappresenta, preferendo giovani, donne e persone che hanno dimostrato di “saper fare” per il bene di tutti e che dunque meritano di essere presenti nello scenario politico locale e nazionale. E allora anch’io sono qui, presente: attendo domande, bisogni, riflessioni, desideri. Insomma i vostri contributi, quelli che arricchiranno il mio cammino e il mio impegno nel nostro Partito Democratico.