QUI ALLERONA SCALO, FIUME PAGLIA: CHE
NOTTE STANOTTE!
Notte
insonne...acqua che veniva giù a secchiate, luce che andava e veniva ed un
pensiero fisso: “Il ponte di Paglia sarà aperto o chiuso ?” dovevo accompagnare
mia figlia a Sferracavallo alle ore 7,00 per raggiungere, insieme ad altri
studenti, la sede universitaria di Perugia.
Ma vi sembra
normale che nel 2012,in Italia, in Umbria, in Provincia di Terni, sul bacino di
competenza del Consorzio Val di Chiana Romana e Val di Paglia, un residente di
Allerona Scalo appena piove un po’ più del normale debba chiedersi se può o non
può attraversare il fiume ? Stessa condizione per i residenti di Ciconia nel
comune di Orvieto. Io credo che nemmeno le tribù dell’Amazzonia abbiano questo
tipo di problemi ! Si è vero, è piovuto in modo del tutto straordinario, ma
anche vero che negli ultimi quattro anni è la terza volta che il Paglia esonda,
sempre nello stesso punto. Non ho ricordi del passato che il fiume esondasse
così facilmente e che la viabilità fosse interrotta, mio nonno mi raccontava di
una sola esondazione, quella del 1966 .
Ed allora
cosa è successo negl’ultimi vent’anni ? Non voglio scrivere l’elenco degli
abusi e degli sfruttamenti o della mancata manutenzione del nostro territorio,
sono sotto gli occhi di tutti, ma voglio raccontare la cronaca dei fatti.
Si, stavolta
si è rischiato sul serio. Una ragazza alle 6 di stamane è stata travolta con
tutta la sua automobile dalla piena del fiume, i due vigili del fuoco che
l’hanno soccorsa ed a loro volta sono rimasti intrappolati dalla forza dell’acqua e
quindi alle 8,30 circa è dovuto
intervenire un elicottero per portare tutti in salvo.
E pensare
che circa quindici giorni fa, noi Alleronesi , sia quelli residenti sotto il
Comune di Castelviscardo (Pianlungo) sia quelli residenti sotto il Comune di
Allerona ( noi di Allerona Scalo siano speciali abbiamo due Comuni !) , abbiamo
visto ruspe, pale, ecc. lavorare agl’
argini del fiume. Infatti, nel giro di due/tre giorni ci siamo visti sparire al
ridosso del ponte, quel poco di argine (terrapieno) e di piante che
proteggevano la strada provinciale e le
abitazioni a ridosso della stessa. Nemmeno a farlo apposta è arrivata la piena
e così il fiume ha avuto via libera! E mi dicono che siamo stati anche
fortunati, perché l’invaso di Trevinano a monte di Allerona Scalo, era vuoto !
Mi sono
informata, l’ente che ha iniziato i lavori con i soldi stanziati grazie alla
penultima esondazione del 2010 ovvero grazie ad un’altra emergenza, è Il
Consorzio Val di Chiana Romana e Val di Paglia. Ma dal 2010 ad oggi, cosa è
stato fatto ? Stamani, mentre ero lì ho appreso da fonti attendibili, che l’inizio
dei lavori ha subito dei forti ritardi poiché ci sono stati problemi di
concertazione, di competenze, tra Provincia e Consorzio. Enti su Enti,
sovrapposizioni autorizzative, burocrazia e noi cittadini ne paghiamo il pegno.
Ultimamente,
ad una buona parte di Alleronesi sono pervenute da parte del Consorzio, delle
cartelle esattoriali con annesse sanzioni, poiché all’ente non risultano
versate le tasse dovute. I malcapitati,
sostengono di non aver mai ricevuto nessun avviso di pagamento e che perciò non
sono disponibili a pagare nessun tipo di sanzione. Chissà, fosse questo il
motivo per il quale sono stati ritardati e poi interrotti i lavori della messa
in sicurezza dei cittadini di Allerona Scalo? Oppure è la non curanza, la
superficialità, con il quale si affrontano determinati provvedimenti che
riguardano l’incolumità pubblica e quindi la pelle di ogni singola persona?
Di questi tempi,
amministrare, governare una collettività non è cosa semplice, la carenza dei
fondi non consente agli Enti di programmare e realizzare opere e manutenzioni,
ma quando si tratta della salute e dell’integrità dei propri
cittadini/contribuenti non ci sono giustificazioni ! L’invito è quindi rivolto
a tutte le amministrazioni che ne hanno la competenza a provvedere
immediatamente alla salvaguardia e tutela della propria popolazione.
Allerona
Scalo lì 12 novembre 2012
Silvia
Fringuello