Il presidente della Provincia Gianni Florido (Pd) ha trenta giorni per modificare l'esecutivo
Il ministro Carfagna: "Se manca la sensibilità dei politici, ben venga questa decisione"
Taranto, giunta senza donne
e il Tar annulla le nomine
Il Pd: "Ottima sentenza, grave che sia una giunta di centronistra"
Taranto, giunta senza donne e il Tar annulla le nomine
Il presidente della Provincia, Gianni Florido
TARANTO - La giunta provinciale di Taranto è stata annullata perché non rispetta le quote rosa così come dispone il regolamento dell'ente. Lo ha deciso il Tar di Lecce accogliendo il ricorso di un comitato cittadino che ha chiesto l'annullamento delle nomine degli assessori perché tutti maschi.
I giudici della sezione amministrativa (presidente Aldo Ravalli) hanno ordinato al presidente della Provincia, Gianni Florido, del Pd, di modificare la giunta entro trenta giorni in modo da assicurare la presenza di entrambi i sessi nell'esecutivo, composto ora da dieci assessori, tutti maschi.
"Un buon amministratore, un politico attento, dovrebbe mostrare sensibilità nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della componente femminile in ciascun organismo, a prescindere dalle quote rosa, alle quali sono sempre stata contraria" ha commentato il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. "Se questa sensibilità viene a mancare, come nel caso della Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le cose a posto".
Anche il Pd è d'accordo con la sentenza. "Una buona notizia dichiara Vittoria Franco, responsabile Pari Opportunità. "Una situazione tanto più grave perché a guidare la provincia è un'amministrazione di centrosinistra. Il partito democratico ha nel suo dna il principio della pari rappresentanza, dunque non possono essere proprio i nostri amministratori a contravvenire a tale principio". "Il nostro è l'unico partito - afferma il dirigente del Pd - che fin dalla sua fondazione ha nel suo Statuto la regola delle quote minime di rappresentanza per i generi".
Il ricorso era stato presentato dall'avvocato Nicola Russo, coordinatore del Comitato cittadino "Città futura", promotore in passato di un referendum sulla chiusura totale o parziale dell'Ilva. La Provincia di Taranto è stata difesa dall'avvocato Cesare Semeraro, mentre gli assessori non si sono costituiti in giudizio. Il ricorrente lamentava il mancato rispetto di alcune specifiche norme dello Statuto della Provincia di Taranto e dalla normativa sulle pari opportunità.
(24 settembre 2009)
FONTE:La Repubblica.it